mi presento

Salve a tutti,

questo è un blog pensato per chi, come me, è sempre alla ricerca di nuove e particolari ricette.


Non sono di certo una cuoca professionista ma nel mio piccolo ho raccolto un bel pò di ricette che man mano mi propongo di condividere con voi.


Spero di fare cosa gradita e aspetto vostri consigli e commenti.


Peppy

chi è stata Julia child


Mi si chiede chi è julia Child beh per me è una icona da seguire. Lei è stata una donna americana piena di energia, molto determinata, con una grande passione per la cucina.. Julia Child ha fatto conoscere la cucina francese alle donne americane attraverso libri e programmi televisivi.


Ci ha insegnato non a cucinare ma ad amare il cibo.

Julia aveva un marito che lavorava in ambasciata, viveva al suo seguito girando un po’ tutto il mondo. Ma è la Francia ed in particolare Parigi e la sua cucina che l’ha affascinata; così decise insieme ad altre amiche di scrivere un libro di ricette francese da pubblicare in America.

Julia Child è un mito della TV americana, autrice di un best-seller con il quale ha portato alle donne U S A le delizie e i segreti della cucina francese.

Lei ci insegna ancora oggi ad affrontare, come lei,la vita con un sorriso e leggerezza. Non lasciate mai che la passione vi travolga al punto di annientarvi e non trascurate le persone e i vostri valori, queste sono le cose veramente importanti

Tra le righe della sua vita tra gli altri io colgo questo insegnamento .” Solo chi ha il coraggio del rischio e di accettare le sfide della vita riesce ad imporsi e ad essere qualcuno".

Penso che questo possa andare bene per tutti ! ! !

Ma non voglio fare sermoni ti ringrazio per l’opportunità datami di poter parlare di lei ma adesso passo alle mie ricette sperando che Julia mi aiuti un po’.

ciao

Peppy





martedì 23 novembre 2010

Magia d’autunno

Autunno: tempo di migrazione, di sagre, di uva, di vendemmia, di odore di mosto, di castagne, di foschie mattutine; ma anche una meravigliosa esplosione di colori caldi, delle sfumature più variegate che vanno dal giallo al bronzo, dal rosso al viola, e che dire dei profumi ???
Si sentono nell’aria i tipici odori autunnali, per le strade il profumo di fragranti caldarroste: nostalgici profumi dell’infanzia … questo infatti mi porta indietro negli anni, quando ragazzina mi soffermavo a vedere come si cuocevano le castagne in strada, quell’odore … lo sento ancora; il famoso “ coppitello” (ovvero cartoccio) fatto con carta di giornale e le castagne calde dentro … oppure l’odore di terra umida di pioggia, l’aria frizzantina, passeggiando si sente il respiro del vento e le foglie dai mille colori che volteggiano e cadono giù diventando come un soffice tappeto rosso … uno spettacolo straordinario.
Colori caldi, avvolgenti e ancora profumo di mandarini e di arance che colorano le tavole, questo è un periodo calmo, lento, silenzioso e dolcemente malinconico … tutto emana profumo d’autunno!!!! Il tempo ci prende per mano e ci porta verso la festa più bella dell’anno il “Natale”, ma questa è un’altra storia!!
Le giornate velate di foschia, l’aria frizzantina, i colori hanno le tonalità del sole al tramonto e tutt’intorno è armonia!!!
Comincia a fare più freddo e le giornate “nebbioline” invitano a rimanere a casa e assaporare quell’atmosfera che si fa più intima e calda … il tepore di casa, mentre fuori si fa sentire il vento o pioviggina.
Mi sorride molto l’idea di poter stare acciambellata al calduccio con morbide copertine sul divano in compagnia di un buon libro … che cosa rilassante; oppure prendere, con le amiche, un una cioccolata calda dal gusto avvolgente o una bella tazza di fumante tè ed un piatto di dolci biscotti … piccole gioie quotidiane … che danno più senso alla vita!!!

Soupe à l'oignon gratinée

In tutta Europa da sempre con l’arrivo dell’autunno si da sfogo alle più tradizionali pietanze per trovare ristoro e calore in una dimensione domestica, una di queste, che ho avuto il piacere di ritrovare in diversi paesi europei, altro non è che la cara … vecchia … zuppa di cipolle.
Facendo un po’ di ricerche ho scoperto che anche Juilia ne parla … Lei riporta la ricetta fatta alla maniera francese, più precisamente a Les Halles, il quartiere dei vecchi mercati generali (uno dei più caratteristici di Parigi)
La zuppa, dolce e cremosa viene servita nella classica cocotte di ceramica.
Le cose semplici sono quelle che richiedono più cura ed attenzione.
Questo è quello che è venuto fuori dalla raccolta di diverse ricette.

Ingredienti

800g di cipolle bianche o ramate
1,5 l di brodo di carne
30 g burro
1 cucchiaio di olio
2 o 3 cucchiai di cognac
1 bicchiere di vino bianco
2 cucchiai rasi di farina
100 g di pane tostato (baguette)
100 g di gruyère (o il nostro parmigiano)
1 foglia alloro
timo
sale, pepe

Procedimento
Spellate le cipolle e affettatele sottilissime. Fate scaldare il burro con ‘olio in una casseruola, unitevi le cipolle e, a fuoco bassissimo, fatele appassire per almeno mezz’ora mescolando spesso.
Insaporite con sale e pepe e, quando cominciano a imbiondire, spolveratele con la farina e mescolate continuamente fino a quando la farina comincia a colorirsi e ad attaccare.
Bagnate con il vino e, una volta sfumato, aggiungete il brodo caldo. Sistemate la foglia di alloro ed il timo in un sacchetto di garza e calatelo nel brodo. Alzate la fiamma.
Quando riprende l’ebollizione, abbassate di nuovo la fiamma, incoperchiate e proseguite la cottura per circa tre quarti d'ora.
Tagliate il pane a fettine sottili e tostatelo, quando è ben asciutto ungetelo da entrambi i lati con olio.
Grattugiate il formaggio.
Scartate il sacchetto di garza con gli aromi e distribuite la zuppa fra sei zuppierine individuali, disponetevi sopra le fettine di pane ben tostate e copritele con il Gruyère grattugiato. Mettete le cocottine sotto il grill (o nel forno scaldato a 220°) fino a che in superficie si sarà formata una crosticina dorata.
Servite la zuppa caldissima e... bon appétit!

giovedì 18 novembre 2010

La scatola dei ricordi …

La giornata umida, grigia e un poco fredda concilia la malinconia, allora ascolto la musica che più mi piace, seduta al mio computer a scrivere, ed in questo stato di quiete affiorano ricordi di cui mi piace parlarvi.
Amo la musica, ascoltarla mi rilassa, e nello stesso tempo, come penso un poco a tutti mi fa riaffiorare dei ricordi, ed io mi lascio cullare da essi, ed ecco che … magicamente si riapre “la scatola dei ricordi” da essa escono profumi … esperienze … parole … foto sbiadite …
In particolare mi capita di ricordare una persona per me molto importante: mio padre, lo porto sempre nel mio cuore e penso a lui spesso … era un uomo pacifico e tanto buono; il mio punto di riferimento, quanti ricordi … !!!! quanto mi ha donato … tanti non capiscono, non credono, ma non si possono rendere conto …
A lui devo la donna che sono, a lui devo il saper stare alla stessa mensa con un contadino, con un pescatore, con un borghese o con un principe … lui mi ha insegnato che non serve raccontare chi sono a chi è come me, perché lo intuisce da solo, e tantomeno serve farlo a chi non potrebbe mai comprenderlo …
Mi ha fatto crescere e mi ha dato certezze e la forza di gestire le mie emozioni e il mio essere forte e razionale per poter andare sempre avanti; fiera della donna che sono!!!
Oggi capisco le cose importanti della vita … e cosa molto importante confido in me stessa… so di potercela fare; non mi lascio sopraffare da nulla e da nessuno; soprattutto non mi fermo alle apparenze, infatti solo così si può capire davvero com’è fatta una persona.
Si sa, le parole contengono i ricordi; i ricordi contengono le emozioni, ed esse contengono la vita… infatti i ricordi belli o brutti, felici o dolorosi, sono un “pezzo” della nostra vita.
Nella vita, ci sono ore che volano via in un attimo … ma che ti regalano istanti che durano per sempre … la vita “vissuta”… bene o male è sempre la mia vita ed io la ricordo sempre con piacere.
E intanto… la musica continua ed io mi sento cullare da essa… pian piano la malinconia si dissolve… ed il mio animo si acquieta … si rilassa…
Oggi, io, ho ancora tanta voglia di ridere, di conquistare, finalmente, qualche grammo di serenità e percorrere gli anni che verranno con leggerezza…
Ascoltare una canzone e non limitarsi a sentirla farà comprendere l’animo della persona che la ama e che l’ha scelta…
Peppy

Chicon al gratin (indivia belga al gratin )

1 kg di indivia belga
4 fette di prosciutto cotto
100 g di emmental tritato (o groviera)
10 g di burro
1 cucchiaio olio
1 spicchio di aglio
1 cucchiaino di zucchero
noce moscata abbondante
sale
pepe nero
purè di patate preparato con 500-600 g di patate
per la besciamella:
30 g di burro
30 cucchiai di farina
30 cl di liquidi (latte e succhi di cottura delle indivie)
Preparazione
Dividere per lungo ogni cespo di indivia in 4 spicchi ed eliminare i torsoli (sono amarissimi!).
Fondere il burro con l'olio in una padella, unire l'aglio tritato, le indivie, noce moscata, zucchero, sale e pepe e cuocere 10-15 minuti a fuoco dolce.
Scolare l'indivia e recuperare il liquido di cottura.
Misurare questo liquido, poi unire abbastanza latte per arrivare ad avere 30 cl di liquidi.
Preparare la besciamella con burro, farina e il miscuglio di liquidi.
Lasciarla cuocere qualche minuto (non deve riuscire troppo liquida).
Condire la besciamella con sale, pepe, noce moscata e metà del formaggio.
Preparare la purea di patate come di consueto utilizzando patate, burro, latte, sale e pepe.
Spalmare ogni fetta di prosciutto con parte della salsa, cospargere di formaggio, riempire con un quarto del composto di indivia e arrotolare.
Sistemare i rotolini in una teglia da forno unta di burro e coprire con uno strato di purè di patate.
Gratinare in forno caldo a 200° per 20 minuti.

Bon appetit !!!
 
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