Autunno: tempo di migrazione, di sagre, di uva, di vendemmia, di odore di mosto, di castagne, di foschie mattutine; ma anche una meravigliosa esplosione di colori caldi, delle sfumature più variegate che vanno dal giallo al bronzo, dal rosso al viola, e che dire dei profumi ???
Si sentono nell’aria i tipici odori autunnali, per le strade il profumo di fragranti caldarroste: nostalgici profumi dell’infanzia … questo infatti mi porta indietro negli anni, quando ragazzina mi soffermavo a vedere come si cuocevano le castagne in strada, quell’odore … lo sento ancora; il famoso “ coppitello” (ovvero cartoccio) fatto con carta di giornale e le castagne calde dentro … oppure l’odore di terra umida di pioggia, l’aria frizzantina, passeggiando si sente il respiro del vento e le foglie dai mille colori che volteggiano e cadono giù diventando come un soffice tappeto rosso … uno spettacolo straordinario.
Colori caldi, avvolgenti e ancora profumo di mandarini e di arance che colorano le tavole, questo è un periodo calmo, lento, silenzioso e dolcemente malinconico … tutto emana profumo d’autunno!!!! Il tempo ci prende per mano e ci porta verso la festa più bella dell’anno il “Natale”, ma questa è un’altra storia!!
Le giornate velate di foschia, l’aria frizzantina, i colori hanno le tonalità del sole al tramonto e tutt’intorno è armonia!!!
Comincia a fare più freddo e le giornate “nebbioline” invitano a rimanere a casa e assaporare quell’atmosfera che si fa più intima e calda … il tepore di casa, mentre fuori si fa sentire il vento o pioviggina.
Mi sorride molto l’idea di poter stare acciambellata al calduccio con morbide copertine sul divano in compagnia di un buon libro … che cosa rilassante; oppure prendere, con le amiche, un una cioccolata calda dal gusto avvolgente o una bella tazza di fumante tè ed un piatto di dolci biscotti … piccole gioie quotidiane … che danno più senso alla vita!!!
martedì 23 novembre 2010
Soupe à l'oignon gratinée
In tutta Europa da sempre con l’arrivo dell’autunno si da sfogo alle più tradizionali pietanze per trovare ristoro e calore in una dimensione domestica, una di queste, che ho avuto il piacere di ritrovare in diversi paesi europei, altro non è che la cara … vecchia … zuppa di cipolle.
Facendo un po’ di ricerche ho scoperto che anche Juilia ne parla … Lei riporta la ricetta fatta alla maniera francese, più precisamente a Les Halles, il quartiere dei vecchi mercati generali (uno dei più caratteristici di Parigi)
La zuppa, dolce e cremosa viene servita nella classica cocotte di ceramica.
Le cose semplici sono quelle che richiedono più cura ed attenzione.
Questo è quello che è venuto fuori dalla raccolta di diverse ricette.
Ingredienti
800g di cipolle bianche o ramate
1,5 l di brodo di carne
30 g burro
1 cucchiaio di olio
2 o 3 cucchiai di cognac
1 bicchiere di vino bianco
2 cucchiai rasi di farina
100 g di pane tostato (baguette)
100 g di gruyère (o il nostro parmigiano)
1 foglia alloro
timo
sale, pepe
Procedimento
Spellate le cipolle e affettatele sottilissime. Fate scaldare il burro con ‘olio in una casseruola, unitevi le cipolle e, a fuoco bassissimo, fatele appassire per almeno mezz’ora mescolando spesso.
Insaporite con sale e pepe e, quando cominciano a imbiondire, spolveratele con la farina e mescolate continuamente fino a quando la farina comincia a colorirsi e ad attaccare.
Bagnate con il vino e, una volta sfumato, aggiungete il brodo caldo. Sistemate la foglia di alloro ed il timo in un sacchetto di garza e calatelo nel brodo. Alzate la fiamma.
Quando riprende l’ebollizione, abbassate di nuovo la fiamma, incoperchiate e proseguite la cottura per circa tre quarti d'ora.
Tagliate il pane a fettine sottili e tostatelo, quando è ben asciutto ungetelo da entrambi i lati con olio.
Grattugiate il formaggio.
Scartate il sacchetto di garza con gli aromi e distribuite la zuppa fra sei zuppierine individuali, disponetevi sopra le fettine di pane ben tostate e copritele con il Gruyère grattugiato. Mettete le cocottine sotto il grill (o nel forno scaldato a 220°) fino a che in superficie si sarà formata una crosticina dorata.
Servite la zuppa caldissima e... bon appétit!
Facendo un po’ di ricerche ho scoperto che anche Juilia ne parla … Lei riporta la ricetta fatta alla maniera francese, più precisamente a Les Halles, il quartiere dei vecchi mercati generali (uno dei più caratteristici di Parigi)
La zuppa, dolce e cremosa viene servita nella classica cocotte di ceramica.
Le cose semplici sono quelle che richiedono più cura ed attenzione.
Questo è quello che è venuto fuori dalla raccolta di diverse ricette.
Ingredienti
800g di cipolle bianche o ramate
1,5 l di brodo di carne
30 g burro
1 cucchiaio di olio
2 o 3 cucchiai di cognac
1 bicchiere di vino bianco
2 cucchiai rasi di farina
100 g di pane tostato (baguette)
100 g di gruyère (o il nostro parmigiano)
1 foglia alloro
timo
sale, pepe
Procedimento
Spellate le cipolle e affettatele sottilissime. Fate scaldare il burro con ‘olio in una casseruola, unitevi le cipolle e, a fuoco bassissimo, fatele appassire per almeno mezz’ora mescolando spesso.
Insaporite con sale e pepe e, quando cominciano a imbiondire, spolveratele con la farina e mescolate continuamente fino a quando la farina comincia a colorirsi e ad attaccare.
Bagnate con il vino e, una volta sfumato, aggiungete il brodo caldo. Sistemate la foglia di alloro ed il timo in un sacchetto di garza e calatelo nel brodo. Alzate la fiamma.
Quando riprende l’ebollizione, abbassate di nuovo la fiamma, incoperchiate e proseguite la cottura per circa tre quarti d'ora.
Tagliate il pane a fettine sottili e tostatelo, quando è ben asciutto ungetelo da entrambi i lati con olio.
Grattugiate il formaggio.
Scartate il sacchetto di garza con gli aromi e distribuite la zuppa fra sei zuppierine individuali, disponetevi sopra le fettine di pane ben tostate e copritele con il Gruyère grattugiato. Mettete le cocottine sotto il grill (o nel forno scaldato a 220°) fino a che in superficie si sarà formata una crosticina dorata.
Servite la zuppa caldissima e... bon appétit!
giovedì 18 novembre 2010
La scatola dei ricordi …
La giornata umida, grigia e un poco fredda concilia la malinconia, allora ascolto la musica che più mi piace, seduta al mio computer a scrivere, ed in questo stato di quiete affiorano ricordi di cui mi piace parlarvi.
Amo la musica, ascoltarla mi rilassa, e nello stesso tempo, come penso un poco a tutti mi fa riaffiorare dei ricordi, ed io mi lascio cullare da essi, ed ecco che … magicamente si riapre “la scatola dei ricordi” da essa escono profumi … esperienze … parole … foto sbiadite …
In particolare mi capita di ricordare una persona per me molto importante: mio padre, lo porto sempre nel mio cuore e penso a lui spesso … era un uomo pacifico e tanto buono; il mio punto di riferimento, quanti ricordi … !!!! quanto mi ha donato … tanti non capiscono, non credono, ma non si possono rendere conto …
A lui devo la donna che sono, a lui devo il saper stare alla stessa mensa con un contadino, con un pescatore, con un borghese o con un principe … lui mi ha insegnato che non serve raccontare chi sono a chi è come me, perché lo intuisce da solo, e tantomeno serve farlo a chi non potrebbe mai comprenderlo …
Mi ha fatto crescere e mi ha dato certezze e la forza di gestire le mie emozioni e il mio essere forte e razionale per poter andare sempre avanti; fiera della donna che sono!!!
Oggi capisco le cose importanti della vita … e cosa molto importante confido in me stessa… so di potercela fare; non mi lascio sopraffare da nulla e da nessuno; soprattutto non mi fermo alle apparenze, infatti solo così si può capire davvero com’è fatta una persona.
Si sa, le parole contengono i ricordi; i ricordi contengono le emozioni, ed esse contengono la vita… infatti i ricordi belli o brutti, felici o dolorosi, sono un “pezzo” della nostra vita.
Nella vita, ci sono ore che volano via in un attimo … ma che ti regalano istanti che durano per sempre … la vita “vissuta”… bene o male è sempre la mia vita ed io la ricordo sempre con piacere.
E intanto… la musica continua ed io mi sento cullare da essa… pian piano la malinconia si dissolve… ed il mio animo si acquieta … si rilassa…
Oggi, io, ho ancora tanta voglia di ridere, di conquistare, finalmente, qualche grammo di serenità e percorrere gli anni che verranno con leggerezza…
Ascoltare una canzone e non limitarsi a sentirla farà comprendere l’animo della persona che la ama e che l’ha scelta…
Peppy
Amo la musica, ascoltarla mi rilassa, e nello stesso tempo, come penso un poco a tutti mi fa riaffiorare dei ricordi, ed io mi lascio cullare da essi, ed ecco che … magicamente si riapre “la scatola dei ricordi” da essa escono profumi … esperienze … parole … foto sbiadite …
In particolare mi capita di ricordare una persona per me molto importante: mio padre, lo porto sempre nel mio cuore e penso a lui spesso … era un uomo pacifico e tanto buono; il mio punto di riferimento, quanti ricordi … !!!! quanto mi ha donato … tanti non capiscono, non credono, ma non si possono rendere conto …
A lui devo la donna che sono, a lui devo il saper stare alla stessa mensa con un contadino, con un pescatore, con un borghese o con un principe … lui mi ha insegnato che non serve raccontare chi sono a chi è come me, perché lo intuisce da solo, e tantomeno serve farlo a chi non potrebbe mai comprenderlo …
Mi ha fatto crescere e mi ha dato certezze e la forza di gestire le mie emozioni e il mio essere forte e razionale per poter andare sempre avanti; fiera della donna che sono!!!
Oggi capisco le cose importanti della vita … e cosa molto importante confido in me stessa… so di potercela fare; non mi lascio sopraffare da nulla e da nessuno; soprattutto non mi fermo alle apparenze, infatti solo così si può capire davvero com’è fatta una persona.
Si sa, le parole contengono i ricordi; i ricordi contengono le emozioni, ed esse contengono la vita… infatti i ricordi belli o brutti, felici o dolorosi, sono un “pezzo” della nostra vita.
Nella vita, ci sono ore che volano via in un attimo … ma che ti regalano istanti che durano per sempre … la vita “vissuta”… bene o male è sempre la mia vita ed io la ricordo sempre con piacere.
E intanto… la musica continua ed io mi sento cullare da essa… pian piano la malinconia si dissolve… ed il mio animo si acquieta … si rilassa…
Oggi, io, ho ancora tanta voglia di ridere, di conquistare, finalmente, qualche grammo di serenità e percorrere gli anni che verranno con leggerezza…
Ascoltare una canzone e non limitarsi a sentirla farà comprendere l’animo della persona che la ama e che l’ha scelta…
Peppy
Chicon al gratin (indivia belga al gratin )
1 kg di indivia belga
4 fette di prosciutto cotto
100 g di emmental tritato (o groviera)
10 g di burro
1 cucchiaio olio
1 spicchio di aglio
1 cucchiaino di zucchero
noce moscata abbondante
sale
pepe nero
purè di patate preparato con 500-600 g di patate
per la besciamella:
30 g di burro
30 cucchiai di farina
30 cl di liquidi (latte e succhi di cottura delle indivie)
Preparazione
Dividere per lungo ogni cespo di indivia in 4 spicchi ed eliminare i torsoli (sono amarissimi!).
Fondere il burro con l'olio in una padella, unire l'aglio tritato, le indivie, noce moscata, zucchero, sale e pepe e cuocere 10-15 minuti a fuoco dolce.
Scolare l'indivia e recuperare il liquido di cottura.
Misurare questo liquido, poi unire abbastanza latte per arrivare ad avere 30 cl di liquidi.
Preparare la besciamella con burro, farina e il miscuglio di liquidi.
Lasciarla cuocere qualche minuto (non deve riuscire troppo liquida).
Condire la besciamella con sale, pepe, noce moscata e metà del formaggio.
Preparare la purea di patate come di consueto utilizzando patate, burro, latte, sale e pepe.
Spalmare ogni fetta di prosciutto con parte della salsa, cospargere di formaggio, riempire con un quarto del composto di indivia e arrotolare.
Sistemare i rotolini in una teglia da forno unta di burro e coprire con uno strato di purè di patate.
Gratinare in forno caldo a 200° per 20 minuti.
Bon appetit !!!
4 fette di prosciutto cotto
100 g di emmental tritato (o groviera)
10 g di burro
1 cucchiaio olio
1 spicchio di aglio
1 cucchiaino di zucchero
noce moscata abbondante
sale
pepe nero
purè di patate preparato con 500-600 g di patate
per la besciamella:
30 g di burro
30 cucchiai di farina
30 cl di liquidi (latte e succhi di cottura delle indivie)
Preparazione
Dividere per lungo ogni cespo di indivia in 4 spicchi ed eliminare i torsoli (sono amarissimi!).
Fondere il burro con l'olio in una padella, unire l'aglio tritato, le indivie, noce moscata, zucchero, sale e pepe e cuocere 10-15 minuti a fuoco dolce.
Scolare l'indivia e recuperare il liquido di cottura.
Misurare questo liquido, poi unire abbastanza latte per arrivare ad avere 30 cl di liquidi.
Preparare la besciamella con burro, farina e il miscuglio di liquidi.
Lasciarla cuocere qualche minuto (non deve riuscire troppo liquida).
Condire la besciamella con sale, pepe, noce moscata e metà del formaggio.
Preparare la purea di patate come di consueto utilizzando patate, burro, latte, sale e pepe.
Spalmare ogni fetta di prosciutto con parte della salsa, cospargere di formaggio, riempire con un quarto del composto di indivia e arrotolare.
Sistemare i rotolini in una teglia da forno unta di burro e coprire con uno strato di purè di patate.
Gratinare in forno caldo a 200° per 20 minuti.
Bon appetit !!!
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