mi presento

Salve a tutti,

questo è un blog pensato per chi, come me, è sempre alla ricerca di nuove e particolari ricette.


Non sono di certo una cuoca professionista ma nel mio piccolo ho raccolto un bel pò di ricette che man mano mi propongo di condividere con voi.


Spero di fare cosa gradita e aspetto vostri consigli e commenti.


Peppy

chi è stata Julia child


Mi si chiede chi è julia Child beh per me è una icona da seguire. Lei è stata una donna americana piena di energia, molto determinata, con una grande passione per la cucina.. Julia Child ha fatto conoscere la cucina francese alle donne americane attraverso libri e programmi televisivi.


Ci ha insegnato non a cucinare ma ad amare il cibo.

Julia aveva un marito che lavorava in ambasciata, viveva al suo seguito girando un po’ tutto il mondo. Ma è la Francia ed in particolare Parigi e la sua cucina che l’ha affascinata; così decise insieme ad altre amiche di scrivere un libro di ricette francese da pubblicare in America.

Julia Child è un mito della TV americana, autrice di un best-seller con il quale ha portato alle donne U S A le delizie e i segreti della cucina francese.

Lei ci insegna ancora oggi ad affrontare, come lei,la vita con un sorriso e leggerezza. Non lasciate mai che la passione vi travolga al punto di annientarvi e non trascurate le persone e i vostri valori, queste sono le cose veramente importanti

Tra le righe della sua vita tra gli altri io colgo questo insegnamento .” Solo chi ha il coraggio del rischio e di accettare le sfide della vita riesce ad imporsi e ad essere qualcuno".

Penso che questo possa andare bene per tutti ! ! !

Ma non voglio fare sermoni ti ringrazio per l’opportunità datami di poter parlare di lei ma adesso passo alle mie ricette sperando che Julia mi aiuti un po’.

ciao

Peppy





giovedì 27 gennaio 2011

Le tre massime del pettirosso

Un uomo trovò un pettirosso impaniato fra gli spini e lo catturò, dicendo: “Che bellezza, me lo porto a casa e me lo faccio allo spiedo”. Al che il pettirosso gli parlò: “Che ben magro pasto faresti col mio corpicino minuto! Se invece mi lasci libero, in cambio ti dirò tre massime di grande valore”. “Si, d’accordo, – rispose l’uomo – ma prima dimmi le massime e poi ti lascerò andare”. Come posso fidarmi? Facciamo così: io ti dico la prima massima mentre mi hai ancora in mano. Se ti va, mi lasci andare e io volo su quel ramoscello vicino, da dove ti dico la seconda massima, e dove mi puoi anche raggiungere con un salto.
Poi volerò sulla cima dell’albero, e da li ti dirò la terza massima”. Così fu convenuto e l’uccellino cominciò: “Non ti lamentare mai di ciò che hai perso, tanto non serve a nulla”. “Bene, – disse l’uomo – mi piace”, e liberò il pettirosso che dal ramoscello vicino disse la seconda massima: “Non dare mai per scontato ciò che non hai potuto verificare di persona”.
Dopo di che il pettirosso spiccò il volo, e mentre raggiungeva la cima dell’albero gridò tra i gorgheggi: “Uomo sciocco e stupido! Nel mio corpo è nascosto un bracciale tutto d’oro, tempestato di diamanti e rubini. Se mi avessi aperto, a quest’ora saresti un uomo ricco”.
Al che l’uomo, disperato, si buttò a terra stracciandosi le vesti e gridando: “Povero me: in cambio di tre massime ho perduto un tesoro favoloso! Me disgraziato, perché ho dato retta al pettirosso! Perché questo insulso scambio per tre sole massime …. Ma, un momento! Ehi pettirosso: me ne hai detto solo due;
dimmi almeno anche la terza!” E il pettirosso rispose: “Uomo sciocco, tre volte sciocco: ti ho pur detto come prima massima di non lamentarti per ciò che hai perso, tanto è inutile. Ed ecco che sei per terra a lamentarti.
Poi ti ho detto di non dare mai per scontato ciò che non hai potuto verificare di persona, ed ecco che tu credi a quel che ti ho detto senza averne la benchè minima prova. Ti sembra forse che il mio piccolo corpo possa racchiudere un grosso bracciale? Se non sai fare uso delle prime due massime, come puoi pretendere di averne una terza?” E volò via.

Le parole di questo racconto mi fanno riflettere su quanto ingenuo sia l'uomo, bisogna sapere leggere fra le righe, mai fidarsi delle apparenze, meglio affidarsi al nostro intelletto!!
Se invece ascolto le parole del pettirosso capisco quanto fiato si spreca a volte con le persone sbagliate.
Non dobbiamo pretendere che il nostro interlocutore dia lo stesso peso che diamo noi alle parole.... saremmo noi i primi ingenui!
Peppy

Zuppa di legumi e cereali alla mia maniera

La zuppa di legumi e cereali è un primo piatto molto semplice da preparare, sano e sostanzioso. Arricchita con verdure ed erbe aromatiche, la zuppa di legumi e cereali è ideale da mangiare ben calda durante i freddi giorni d’inverno. Per preparare questa zuppa vi consiglio di utilizzare le confezioni di legumi e cereali misti che si vendono già pronte nei supermercati.
Ingredienti
Aglio uno spicchio
Alloro 2 foglie
Brodo vegetale 1 lt
Misto per soffritti q.b.
Fagioli
borlotti, cannellini, lenticchie, piselli e cereali per un totale di 500 g
Olio di oliva extravergine 3 cucchiai
Parmigiano Reggiano a pezzetti
Patate medie 2
Pomodori 200 g
Rosmarino 1 rametto
Salvia 1 rametto
Timo 1 rametto
Preparazione
Mettete in ammollo i cereali in acqua fredda la sera prima. Il giorno seguente scolateli per bene, poi preparate un trito con cipolla, aglio, sedano e carote. Mettete a soffriggere il trito nei tre cucchiai di olio, quindi aggiungete i cereali e i legumi scolati , mescolate per un minuto e poi coprite con il brodo vegetale. Unite quindi anche i pomodori, precedentemente spellati e tagliati a cubetti. Mettere del formaggio stagionato a pezzetti. A questo punto unite anche il mazzetto di erbe aromatiche, Portate a bollore la zuppa, aggiustate di sale e poi coprite il tegame con un coperchio: fate cuocere lentamente per almeno un’ora, aggiungendo, se necessario, altro brodo vegetale affinché la zuppa rimanga con la giusta quantità di liquido. Mezz’ora prima della fine della cottura, aggiungete le patate sbucciate e tagliate a piccoli cubetti A cottura ultimata, eliminate il mazzetto aromatico, aggiustate eventualmente di sale, aggiungete un filo di olio e servite.

bon appetit!

lunedì 17 gennaio 2011

Il tuo sorriso

Non lasciare a casa il tuo sorriso …
Con il tuo sorriso rinasce un mondo, ritorna l’allegria e tenera e piacevole sensazione di calore si fa strada nel cuore.
Ogni preoccupazione scompare quando mi sorridi.
Il tuo sorriso è come una carezza che mi avvolge … pieno di amore, promesse, speranze … davvero disarmante …
Quando regali un sorriso, regali sempre l’immensità della tua anima e dai la forza di andare …, di vivere …, basta un tuo sorriso per scaldarmi il cuore …
Anche nei momenti più oscuri sfodera sempre un sorriso che illuminerà il volto e il cuore di chi stà a guardarti, infatti esso ha il potere di regalare serenità, gioia e luce nell’anima di chi lo riceve.
Un dolce sorriso fa chiudere gli occhi ma spalanca il cuore …
Il calore di un sorriso ti fa rinascere, dopo che il cuore è finito a pezzi, perché riesce a sciogliere il gelo che abbiamo dentro …
Un sorriso è la gioia di vivere che si legge nel volto di un bambino.
La forza di un sorriso che viene dal cuore, è immensa, è speranza, da coraggio, può cambiarti la giornata; soffice … spontaneo e sincero, penetrante è … veramente tutto!!!.
Regalare un sorriso per far felice gli altri e stare meglio anche noi …
Dovresti vederti quando sorridi …
Il tuo viso si illumina, i tuoi occhi si riempiono di gioia …, così capiresti perché dico spesso:
“Regalami un sorriso”.
Peppy

venerdì 14 gennaio 2011

Peter Pan … esiste !!!??? Per quelli ancora capaci di sognare !!!

Le feste sono già un ricordo, mi auguro felice, per tutti;avrete avuto senza alcun dubbio coccole, tenerezze, regali e sarete stati altrettanto lieti nel farli …
Eccomi qua sono tornata a scrivere per parlare un poco con voi: il mese di dicembre ed in particolare il periodo festivo è stato un vero e proprio “tornado” si, perché ho cercato di fare di tutto di più ,sapete perché …. ??? sono tornati “gli emigranti americani” per le feste (i miei ragazzi) adrenalina alle stelle : ho cercato di dar loro tenerezza, coccole, calore, allegria e da brava Peppy (si fa per dire ) pranzi, cene ,ma non voglio più dilungarmi su questo.
Adesso, con un velo di malinconia, rientrati nella normalità quotidiana, sento, ancora una volta, il bisogno prepotente di esprimervi i miei sentimenti, i miei tumulti (interiori) c’è un non so che, che mi spinge a chiedervi … amate vivere o sopravvivere ? avete una parte attiva nella vostra vita o piuttosto la lasciate scorrere in maniera passiva ???
In maniera più diretta: “SIETE ANCORA CAPACI DI SOGNARE??” e quindi di “VOLARE, NON SOLO, MA VOLARE ALTO??”
Ancora oggi io mi sorprendo a farlo … e quando mi sento “piegata in due” dalla vita (credetemi, accade) dico a me stessa: “non è il momento ci sarà tempo per il riposo del guerriero”. Intanto, la mia filosofia di vita è affrontare le difficoltà con leggerezza ma anche con determinazione e come un bambino o un guerriero, sogno ad occhi aperti, e lotto con tutte le mie forze.
In ognuno di noi c’è sempre un poco la “sindrome di Peter Pan” sognare … volare …
Un pensiero per tutti coloro che come “Peter Pan” amano rubare tempo alla vita ... che non vogliono crescere, che ancora guardano fuori dalla finestra, aspettando di vedere … , che ancora credono che esista l’isola che non c’è … e che prima o poi troveranno la strada giusta per arrivare grazie alla loro … fantasia
…che non si vergognano di piangere … che hanno nostalgia dei cartoni animati … che amano ancora giocare .. che adorano viaggiare .. che non si sentono grandi … che da piccoli sognavano di fare … che chiudono gli occhi e sono capaci ancora di sognare … che si rifiutano di crescere … e si sentono uguali a 10 anni fa … che non si accorgono dell’età che hanno … che sotto la cravatta o il tailleur esiste un grande cuore e tanta voglia di vivere non di sopravvivere … basta poco, un pensiero felice e si torna a volare … solo chi sogna può volare!!!
Ogni persona ha un lato infantile, una parte della propria personalità che non vuol saperne di crescere, a volte il bambino che è in noi si fa sentire ed emerge … siamo o no un poco dei “Peter Pan ...!!! ???
VOLIAMO …..!!!
PEPPY

Orata al forno con patate

ingredienti:

un’orata grande da 1 kg o 4 più piccole
mezzo chilo di patate
10 olive verdi snocciolate
10 olive nere snocciolate
Qualche pomodorino ciliegino
sale e pepe
olio extra vergine di oliva
prezzemolo ( o finocchietto di montagna 1 mazzetto facoltativo)
una fetta di limone
uno spicchio d’ aglio
mezzo bicchiere di vino bianco

Preparazione:

Sbucciare le patate, e affettarle molto sottili, lavarle e metterle ad asciugare su uno straccio pulito. Foderare una teglia con carta da forno, e fare uno strato di patate, condirle con sale e pepe ed un poco di olio. Adagiarvi sopra l’orata già pulita, ed inserire nella pancia la fetta di limone, l’aglio e un poco di sale e prezzemolo (o finocchietto selvatico). Coprire il pesce con le rimanenti fettine di patate, mettere anche i pomodori e le olive tagliate a pezzetti, condire con sale pepe ed olio e spolverizzare di prezzemolo tritato. Mettere in forno a 200 gradi per almeno tre quarti d’ora, il tempo di cottura dipende dalla grandezza del pesce. A metà cottura bagnare il pesce con il vino.
Una volta cucinato tenere in caldo nel piatto da portata

bon appetit!
 
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