mi presento

Salve a tutti,

questo è un blog pensato per chi, come me, è sempre alla ricerca di nuove e particolari ricette.


Non sono di certo una cuoca professionista ma nel mio piccolo ho raccolto un bel pò di ricette che man mano mi propongo di condividere con voi.


Spero di fare cosa gradita e aspetto vostri consigli e commenti.


Peppy

chi è stata Julia child


Mi si chiede chi è julia Child beh per me è una icona da seguire. Lei è stata una donna americana piena di energia, molto determinata, con una grande passione per la cucina.. Julia Child ha fatto conoscere la cucina francese alle donne americane attraverso libri e programmi televisivi.


Ci ha insegnato non a cucinare ma ad amare il cibo.

Julia aveva un marito che lavorava in ambasciata, viveva al suo seguito girando un po’ tutto il mondo. Ma è la Francia ed in particolare Parigi e la sua cucina che l’ha affascinata; così decise insieme ad altre amiche di scrivere un libro di ricette francese da pubblicare in America.

Julia Child è un mito della TV americana, autrice di un best-seller con il quale ha portato alle donne U S A le delizie e i segreti della cucina francese.

Lei ci insegna ancora oggi ad affrontare, come lei,la vita con un sorriso e leggerezza. Non lasciate mai che la passione vi travolga al punto di annientarvi e non trascurate le persone e i vostri valori, queste sono le cose veramente importanti

Tra le righe della sua vita tra gli altri io colgo questo insegnamento .” Solo chi ha il coraggio del rischio e di accettare le sfide della vita riesce ad imporsi e ad essere qualcuno".

Penso che questo possa andare bene per tutti ! ! !

Ma non voglio fare sermoni ti ringrazio per l’opportunità datami di poter parlare di lei ma adesso passo alle mie ricette sperando che Julia mi aiuti un po’.

ciao

Peppy





sabato 5 marzo 2011

Il mondo incantato: volare sulle ali della fantasia …

Ognuno di noi ha un mondo incantato … dove vivere un sogno, una splendida avventura, dove si può evadere quando la vita di tutti i giorni ci ha stancato. Volare leggera sulle ali di una variopinta farfalla dai colori intensi ma trasparenti e dare voce a un sogno … e spicco il volo con il cuore, senza aver paura di cadere, e assaporare la delicatezza di ciò, che solo con il cuore si può sentire …
Tutto si trasforma con la fantasia e possiamo realizzare ogni sogno: chiudo gli occhi e i miei pensieri volano come l’aquilone, fragile e bello, che sfiora il cielo, tra balzi e corse precipitose volteggia nella vastità dell’azzurro e cerca per me la stella più bella; o come le nuvole che disegnano in cielo strane forme, libere, familiari, sembrano giocare fra di loro … spesso le loro sfumature riescono a stupirmi; o come il mare che mi porta lontano facendomi conoscere mete ignote, bellissime, che posso raggiungere solo con il mio sogno …; o come i raggi del sole che riscaldano il mio cuore come i dolci ricordi ormai lontani che mi rasserenano … o come una foresta incantata dove si trovano fate, gnomi, elfi, casette, ruscelli, un’incantevole atmosfera, idilliaca, e questo “meraviglioso mondo” rappresenta la gioia di vivere che mi appartiene ….
Nel mio mondo tutto diventa possibile … non ci sono limiti: è il mondo fatato della fantasia … dove può accadere ed esistere tutto; io stessa decido cosa essere: se principessa, se una stella, se un aquilone, se un gabbiano o una farfalla, se fatina o folletto, se nuvola o mare etc … posso stravolgere tutte le regole: attraversare lo specchio come Alice nel paese delle meraviglie e capovolgere le difficoltà e il dolore; ritrovarmi in un luogo speciale dove tutti vivono sereni in armonia.
Continuo a volare … sulle ali di una farfalla come nei sogni, nelle favole, una sensazione di libertà e felicità mi pervade, per qualche istante scorre per me un mondo fantastico, speciale, dove non esiste la paura e dove i sogni si avverano, sono libera, veloce come il vento, è bellissimo …!!! la libertà non ha confini, volteggio da qualche parte lassù in alto, oltre l’arcobaleno, oltre le nuvole, dove c’è il sogno che si realizza … dove i problemi si sciolgono, … verso l’infinito … !!!
Ma, basta uno sbatter di ciglia e … apro gli occhi, tutta la magia, la fantasia svanisce e si torna qui: alla realtà del quotidiano, alla vita di sempre; ma questi momenti incantati si possono ripetere, possiamo ricominciare, se volete, volando nel mondo della fantasia …. Anche questa è una descrizione del mio modo di vivere, di pensare e di sentire le emozioni, che vita triste senza la fantasia …!!!
Volare è “Sognare il sogno impossibile “ come recita il don Chisciotte Della Mancia, tentare dove l’audace non osa, raggiungere la stella irraggiungibile …
Peppy
“Tu che possiedi il giorno fallo bello. Prendi i colori del tuo arcobaleno e sarà bello.”
(Nootkan)

Torta di pancarrè

Ingredienti
1 pacco di pancarré
6/7 sottilette
5 zucchine piccole
3 pomodori piccoli
1 spicchio d'aglio
qualche fetta di mortadella
olio
1 uovo
latte
. Preparazione
Trifolare le zucchine tagliate a rondelle con un filo di olio e sale. Quando sono tenere aggiungere uno spicchio di aglio tritato, mescolare bene e mettere da parte.
Tagliare a tocchetti i pomodori togliendo i semi e insaporire in una padella con poco di olio e 1 spicchio di aglio intero.
Prendere le fette di pane e passarle in un piatto pieno di latte, e foderarci il fondo di una teglia da forno.
Coprire con fette di mortadella e sottilette.
Fare un altro strato di pane bagnato nel latte, poi uno strato di zucchine e sottilette.
Fare un ultimo strato di pane imbevuto nel latte. Sbattere un uovo con del latte, sale e pepe e distribuire sul pane, fare dei buchi con una forchetta in modo che penetri bene.
Finire con i pomodori.
Infornare per 30 minuti a 200°. Servire la torta calda o tiepida.
Bon appetit !!!

sabato 26 febbraio 2011

Sensazioni …

Un foglio bianco è un invito a bisbigliare o urlare i propri pensieri al mondo intero; provo a sfogare la mia inquietudine con le parole, mi piace relazionarmi con gli altri anche scrivendo, anche se a volte li esprimo in maniera un poco arruffata, in ordine sparso, rimangono nitidi nella mia mente.
Non so se riesco a comunicare all’esterno quello che capita nel mio “profondo”, scrivendo riesco a liberare le mie sensazioni e lasciarle volare libere; non è importante quello che siamo, ma lo è sicuramente quello che proviamo …
Ci sentiamo invadere dalle sensazioni costantemente; esse entrano in noi, ci sentiamo invadere da quel non so che …, nel bene e nel male a seconda se belle o brutte e noi, di conseguenza, cambiamo stati d’animo … gioia, allegria, piacere, contentezza o malinconia, paura, smarrimento, confusione …
Le sensazioni sono componenti fondamentali della nostra vita, infatti siamo sempre alla ricerca di sensazioni o emozioni che ci facciano star bene e ci appaghino, siamo sempre alla ricerca del nostro particolare “stato di grazia” che ci dona benessere; sono convinta che la capacità di raggiungere questo stato è senz’altro quello che può fare la differenza …
Sono, infatti, le sensazioni e le emozioni che ci fanno gustare la vita, piccole o grandi che siano, esse muovono la nostra giornata, lasciamole fluire senza reprimerle, libere e diverse, “positive o negative” possiamo paragonarle ai colori dell’arcobaleno della vita ...
Non so se condividete questi miei pensieri sulle “Sensazioni”; non cerco l’approvazione di molti … io, sono semplicemente una donna normale, come tante, con tanti pregi quanti difetti, con errori alle spalle e tanti ancora da fare, con tanto coraggio ma anche con le sue paure, con la forza di un leone e la debolezza di chi è stanca di lottare … ma sempre forte della consapevolezza, della netta “sensazione” di non essere sola …
Di “avere un angelo che mi sorregge sempre … dietro le spalle …”
Peppy
“ … le sensazioni sono i dettagli che compongono la storia della nostra vita …” ( Oscar Wilde)

Braciole napoletane al sugo (dedicata a due amici napoletani)

Ingredienti:
600 gr di fettine di carne per involtini
30 gr pinoli
30 gr di uva passa
60 gr pecorino
750 ml di passata di pomodoro
1 spicchio d’aglio
prezzemolo
1 cipolla
1/2 bicchiere di vino bianco
basilico
sale e pepe
olio extravergine d’oliva

Preparazione:
Mettere le fette di carne su un tagliere e batterle leggermente con un batticarne
Spolverizzare le fettine di carne con sale e pepe, aggiungere quindi una manciata di pinoli e uvetta.
Aggiungere l’aglio e il prezzemolo tritato e infine ricoprire tutto con il pecorino lasciando liberi i bordi della carne.
Chiudere le fette arrotolandole come un involtino e sigillare inserendo 4 stuzzicadenti in maniera trasversale nella braciola.

In una pentola capiente, far soffriggere la cipolla tagliata a velo in un paio di cucchiai d’olio.
Poi disporre le braciole nella pentola e fare rosolare.
Salare, pepare e sfumate con il vino bianco.
Aggiungere ora la passata di pomodoro e il basilico e coprire con un coperchio.

Lasciare cuocere le braciole al sugo a fiamma bassissima per almeno due ore. Il ragù dovra’, come si dice a Napoli, “pippiare” parola che descrive il suono del ragu’ che cioe’ dovra’ sobbollire.
A questo punto, togliere il coperchio e far restringere il sugo.
Una volta pronto il sugo potete cuocere della pasta da condire con il sugo delle braciole e utilizzate quest’ultime come secondo piatto.

Bon appetit!!!

giovedì 17 febbraio 2011

I think………. (io penso…)

Una volta un uomo mi ha detto: “ Se io sapessi dipingere, dipingerei la vita come una bellissima donna, che con la mano destra ti dona; ma con la mano sinistra, nascosta dietro la schiena, tiene ben salda una frusta con la quale spesso assesta dei colpi che ti segnano. (chissà perché, siamo sempre noi donne ad esse tirate in ballo!!! ). Trovo bellissima, davvero, questa similitudine siete d’accordo??!! Ma non divaghiamo …
Basta guardarsi intorno per vedere persone perennemente scontente, malinconiche, lamentose. Si, è vero, i problemi li abbiamo tutti, chi più chi meno; ma bisogna reagire, essere più positivi, non lasciare spazio alla tristezza ed al pessimismo. Ogni nostra angoscia per quanto profonda prima o poi trova motivo di attenuarsi e placarsi, purchè lo vogliamo; dopo la notte sorge sempre l’alba … è la vita stessa che vive di questi contrasti. Beh! ho l’ardire di pensare che ognuno di noi ha dentro la forza per poter fare tutto …
C’è una linea sottilissima che divide “l’andare” dal “rinunciare”, ma una cosa è sicura, che per andare devi credere in quello che stai facendo, devi credere in te stesso; l’unica cosa importante nella vita è riuscire a trovare la propria serenità, senza dipendere da nessuno … trovare quell’equilibrio interiore fatto di tante piccole cose … di affetti … di sicurezze … che aiutano a trovare la forza e l’energia per andare avanti con dignità, coraggio e determinazione!!! Non penso che sia facile, tutt’altro; ma la vita non è fatta di grandi balzi ma solo di piccoli, silenziosi passi … bisogna lottare per sconfiggere gli ostacoli … avere la forza di rialzarsi se si cade … la vita è una delle sfide più belle … e come disse Charles Chaplin “la vita è troppo bella per essere insignificante …”
Cerchiamo sempre di essere lieti, così … semplicemente, delle piccole cose, dei nonnulla, delle cose che capitano insomma !! Potrebbero non accadere più …
La vita può essere triste o meravigliosa ma è pur sempre la nostra vita!! Ritengo sia magnifico, nonostante tutto, essere in grado di poter regalare un sorriso a chi sta peggio di noi: è solo un piccolo segno d’amore, ma che riesce a riscaldare l’animo di chi lo riceve.
Vi voglio dare questo messaggio che non ha bisogno di parole: “Siamo tutti capaci di fare gli eroi quando il fiume scorre calmo, ma , soltanto quando dirompe impetuoso, emerge la vera essenza di una persona.

Peppy

Brasato al vino rosso

INGREDIENTI:
1kg e mezzo di carne di manzo per brasato
1 bottiglia di buon vino rosso corposo
poche bacche di ginepro
grani di pepe nero
4 chiodi di garofano
1 rametto di rosmarino
1 rametto di timo
3/4 foglie di alloro
2 cipolle
1 carota
1 costa di sedano
burro
PREPARAZIONE:
Sistemare la carne in una ciotola capiente e coprirla con il vino rosso. Aromatizzare con la cipolla tagliata a metà e steccata con i chiodi di garofano, l’alloro, il ginepro e il pepe. Lasciare in macerazione per almeno 24 ore, avendo cura di girarla di tanto in tanto. Trascorso questo tempo far sciogliere una noce di burro in un tegame con il rosmarino e il timo e lasciarvi rosolare la carne. Tagliare grossolanamente la cipolla rimasta, la carota e il sedano e lasciarli stufare con la carne e la marinatura. Cuocere a fuoco lento per circa 3 ore. Al termine della cottura salare, filtrare il sugo e servire caldo.

Bon appètit!!

lunedì 7 febbraio 2011

Le cose che contano … i valori della vita

Tutti, dentro di noi, ci vorremmo sentire un poco speciali. A me piace pensare che tutti abbiamo delle qualità importanti che dobbiamo fare emergere, utilizzare sempre, e poi … esistono i valori, i sentimenti sani, quelli che ci hanno insegnato i nostri genitori, come l’onestà, la lealtà, la correttezza, la dignità, il rispetto … necessari per vivere; ”i cardini” della nostra vita.
Li portiamo in fondo al nostro cuore e ci accompagnano nella nostra vita, nelle reazioni di tutti i giorni, influenzano la nostra persona e il rapporto con gli altri, possono sembrare principi vecchi, dei tempi andati, in realtà sono dei valori che purtroppo si stanno perdendo … La vita spesso ci costringe a fare delle scelte, pur tuttavia, é importante poter guardarsi allo specchio sempre con serenità … poter camminare a testa alta, orgogliosi della nostra correttezza, sincerità, coraggio e altruismo; non sono questi i valori più importanti della nostra vita!!??
Non è forse vero che il nostro rapporto con gli altri è basato anche sulla fiducia reciproca??? Invece, oggi, siamo diventati avidi ed attaccati al denaro, diffidenti ed egoisti …
Un vecchio proverbio dice: “Si viveva meglio quando si viveva peggio” … Oggi tutti questi valori si trovano di rado …
Sono abbastanza grande per ricordare che prima c’era più povertà, non avevamo tutto questo benessere, eppure si viveva più felici, ci si voleva più bene, perché, forse, non venivano tralasciati i veri valori ??!!
Oggi non so, se viene facile a tutti rispondere (in maniera consapevole però) a questa domanda: “Quali sono le cose più importanti della tua vita?”
Si fa fatica a credere che oggi “impegnati e impregnati” di benessere, come siamo, non sentiamo più la necessità, il bisogno di impegnarci a tenere saldi i veri valori soprattutto con l’esempio che diamo ai più giovani.
Possono sembrare, queste, parole “utopistiche” ma sono in verità delle semplici parole ...
“Quando si è sinceri non c’è dubbio sulla persona e sul suo cuore”
Peppy

Suprémes de Volaille Archicus e Carottes Glacèes

Ovvero…
Pollo e carote glassate alla maniera di Julia Child

CAROTE GLASSATE

Ingredienti
300 gr di carote
40 ml di brodo di carne
1 cucchiaio bello pieno di zucchero
45 gr burro
un pizzico di sale
pepe
prezzemolo
Preparazione
Spellare le carote e tagliare a bastoncini da circa 5 cm di lunghezza. scaldare il brodo di carne, aggiungere le carote, lo zucchero, il burro, il sale ed il pepe.
E farle cuocere coperte a fiamma media per 30-40 min. Spegnere quando sono morbide ed il liquido diventa una sorta di sciroppo.
Quindi servirle aggiungendo del prezzemolo tritato.

PETTI DI POLLO CON PAPRIKA, CIPOLLA E CREMA

Ingredienti
2 petti di pollo per un peso totale di circa 400gr
1 cipolla
30 gr di burro
1 cucchiaino colmo di paprika dolce
1 foglio di carta forno
1 limone
sale, pepe
Per la salsa:
2 cucchiai di vino bianco (la ricetta prevedeva Porto, Maderia o vermuth bianco secco)
2 cucchiai di acqua o brodo di carne
1 cucchiaio (scarso) di panna
prezzemolo
Tritare la cipolla in una pentola, sciogliere il burro e mescolare con la paprika. Aggiungere la cipolla e far cuocere per una decina di minuti il tutto a fiamma media e coperto;ma non farla scurire.
Subito dopo saltare nella stessa padella i petti di pollo tagliati in due e precedentemente insaporiti con poco succo di limone.
Scaldare il forno a 210°C.
Mettere poi i petti di polli li nella pirofila con la cipolla e il sughetto; coprirli con il foglio di carta forno imburrato. Farli cuocere in forno per circa 12-15 min. In realtà, Julia Child richiedeva una pirofila con coperchio, usando sempre la carta forno.Fate cuocere finché i petti pollo sono cotti e morbidi (ma non troppo).
Per la salsa di accompagnamento: nella padella si è cucinata la cipolla, aggiungere il vino e l’acqua ed il sugo del pollo cotto nel forno, cipolla compresa. Cucinare il tutto a fiamma alta per non più di 1 o 2 minuti, aggiungere la panna e cuocere rapidamente per far rapprendere la panna. E’ veramente una questione di secondi.
Per servire, distribuire sopra i petti di pollo la salsa e un po’ di prezzemolo tritato.

Bon Appètit

sabato 5 febbraio 2011

Solo favole ???


“Una volta, tanto tempo fa …”
Da piccoli ci raccontano sempre delle storie fantastiche, sempre con un lieto fine, dove tutti vivono felici e contenti, dove tutto alla fine diventa bellissimo … e noi, piccolini, sognavamo e credevamo a tutto quello che ci veniva detto, ascoltando meravigliati … estasiati...
Crescendo però ci rendiamo conto che non è proprio tutto vero: ognuno di noi vive spesso con difficoltà di vario tipo, non esistono né bacchette magiche né fatine pronte ad esaudire i nostri bisogni o desideri, piuttosto, dobbiamo lottare per andare avanti o ancora meglio “tirare fuori gli artigli” per difenderci …
A questo punto mi chiedo: le favole restano solo un ricordo dell’infanzia? No, infatti, io “perdutamente romantica” continuo a sognare … non smetto di credere alle favole … sforzandomi di vedere il lato positivo delle cose; anche per noi ci può essere un lieto fine, mi piace pensare così …
Intanto dobbiamo essere sempre pronti a lottare per ciò che desideriamo, senza abbatterci alle prime delusioni, senza lasciarci sopraffare dagli eventi, cercando di sorridere sempre alla vita, perché c’è gente, da qualche parte, che sta peggio di noi!
Senza piangerci addosso!!! Pensiamo piuttosto a quel che di bello abbiamo nella vita...
Siamo o no dei fortunati?
Per quel che mi riguarda, sono consapevole di avere una famiglia fantastica … tanti amici che mi danno il loro affetto, la salute che è una cosa fondamentale … mi sono sempre rialzata, e non mi fermo davanti a nulla, non mi posso lamentare … c’è gente veramente sola, che si abbatte alle prime difficoltà, che non sa reagire, che si lascia opprimere dal dolore e dalla solitudine, che non lotta e si lascia andare cadendo nello sconforto più profondo.
Non sono più una ragazza e la vita mi è stata maestra sia nei giorni più bui che nei giorni più colorati o lieti e ha trasformato le ferite del passato … in una consapevole saggezza. Ora posso dire, pur con tutte le mie debolezze, con le mie paure ma anche con la mia forza, cosa vuol dire “vivere”.
“C’è ancora chi sceglie una vita colma di piccolezze … grandiose”

Peppy

giovedì 27 gennaio 2011

Le tre massime del pettirosso

Un uomo trovò un pettirosso impaniato fra gli spini e lo catturò, dicendo: “Che bellezza, me lo porto a casa e me lo faccio allo spiedo”. Al che il pettirosso gli parlò: “Che ben magro pasto faresti col mio corpicino minuto! Se invece mi lasci libero, in cambio ti dirò tre massime di grande valore”. “Si, d’accordo, – rispose l’uomo – ma prima dimmi le massime e poi ti lascerò andare”. Come posso fidarmi? Facciamo così: io ti dico la prima massima mentre mi hai ancora in mano. Se ti va, mi lasci andare e io volo su quel ramoscello vicino, da dove ti dico la seconda massima, e dove mi puoi anche raggiungere con un salto.
Poi volerò sulla cima dell’albero, e da li ti dirò la terza massima”. Così fu convenuto e l’uccellino cominciò: “Non ti lamentare mai di ciò che hai perso, tanto non serve a nulla”. “Bene, – disse l’uomo – mi piace”, e liberò il pettirosso che dal ramoscello vicino disse la seconda massima: “Non dare mai per scontato ciò che non hai potuto verificare di persona”.
Dopo di che il pettirosso spiccò il volo, e mentre raggiungeva la cima dell’albero gridò tra i gorgheggi: “Uomo sciocco e stupido! Nel mio corpo è nascosto un bracciale tutto d’oro, tempestato di diamanti e rubini. Se mi avessi aperto, a quest’ora saresti un uomo ricco”.
Al che l’uomo, disperato, si buttò a terra stracciandosi le vesti e gridando: “Povero me: in cambio di tre massime ho perduto un tesoro favoloso! Me disgraziato, perché ho dato retta al pettirosso! Perché questo insulso scambio per tre sole massime …. Ma, un momento! Ehi pettirosso: me ne hai detto solo due;
dimmi almeno anche la terza!” E il pettirosso rispose: “Uomo sciocco, tre volte sciocco: ti ho pur detto come prima massima di non lamentarti per ciò che hai perso, tanto è inutile. Ed ecco che sei per terra a lamentarti.
Poi ti ho detto di non dare mai per scontato ciò che non hai potuto verificare di persona, ed ecco che tu credi a quel che ti ho detto senza averne la benchè minima prova. Ti sembra forse che il mio piccolo corpo possa racchiudere un grosso bracciale? Se non sai fare uso delle prime due massime, come puoi pretendere di averne una terza?” E volò via.

Le parole di questo racconto mi fanno riflettere su quanto ingenuo sia l'uomo, bisogna sapere leggere fra le righe, mai fidarsi delle apparenze, meglio affidarsi al nostro intelletto!!
Se invece ascolto le parole del pettirosso capisco quanto fiato si spreca a volte con le persone sbagliate.
Non dobbiamo pretendere che il nostro interlocutore dia lo stesso peso che diamo noi alle parole.... saremmo noi i primi ingenui!
Peppy

Zuppa di legumi e cereali alla mia maniera

La zuppa di legumi e cereali è un primo piatto molto semplice da preparare, sano e sostanzioso. Arricchita con verdure ed erbe aromatiche, la zuppa di legumi e cereali è ideale da mangiare ben calda durante i freddi giorni d’inverno. Per preparare questa zuppa vi consiglio di utilizzare le confezioni di legumi e cereali misti che si vendono già pronte nei supermercati.
Ingredienti
Aglio uno spicchio
Alloro 2 foglie
Brodo vegetale 1 lt
Misto per soffritti q.b.
Fagioli
borlotti, cannellini, lenticchie, piselli e cereali per un totale di 500 g
Olio di oliva extravergine 3 cucchiai
Parmigiano Reggiano a pezzetti
Patate medie 2
Pomodori 200 g
Rosmarino 1 rametto
Salvia 1 rametto
Timo 1 rametto
Preparazione
Mettete in ammollo i cereali in acqua fredda la sera prima. Il giorno seguente scolateli per bene, poi preparate un trito con cipolla, aglio, sedano e carote. Mettete a soffriggere il trito nei tre cucchiai di olio, quindi aggiungete i cereali e i legumi scolati , mescolate per un minuto e poi coprite con il brodo vegetale. Unite quindi anche i pomodori, precedentemente spellati e tagliati a cubetti. Mettere del formaggio stagionato a pezzetti. A questo punto unite anche il mazzetto di erbe aromatiche, Portate a bollore la zuppa, aggiustate di sale e poi coprite il tegame con un coperchio: fate cuocere lentamente per almeno un’ora, aggiungendo, se necessario, altro brodo vegetale affinché la zuppa rimanga con la giusta quantità di liquido. Mezz’ora prima della fine della cottura, aggiungete le patate sbucciate e tagliate a piccoli cubetti A cottura ultimata, eliminate il mazzetto aromatico, aggiustate eventualmente di sale, aggiungete un filo di olio e servite.

bon appetit!

lunedì 17 gennaio 2011

Il tuo sorriso

Non lasciare a casa il tuo sorriso …
Con il tuo sorriso rinasce un mondo, ritorna l’allegria e tenera e piacevole sensazione di calore si fa strada nel cuore.
Ogni preoccupazione scompare quando mi sorridi.
Il tuo sorriso è come una carezza che mi avvolge … pieno di amore, promesse, speranze … davvero disarmante …
Quando regali un sorriso, regali sempre l’immensità della tua anima e dai la forza di andare …, di vivere …, basta un tuo sorriso per scaldarmi il cuore …
Anche nei momenti più oscuri sfodera sempre un sorriso che illuminerà il volto e il cuore di chi stà a guardarti, infatti esso ha il potere di regalare serenità, gioia e luce nell’anima di chi lo riceve.
Un dolce sorriso fa chiudere gli occhi ma spalanca il cuore …
Il calore di un sorriso ti fa rinascere, dopo che il cuore è finito a pezzi, perché riesce a sciogliere il gelo che abbiamo dentro …
Un sorriso è la gioia di vivere che si legge nel volto di un bambino.
La forza di un sorriso che viene dal cuore, è immensa, è speranza, da coraggio, può cambiarti la giornata; soffice … spontaneo e sincero, penetrante è … veramente tutto!!!.
Regalare un sorriso per far felice gli altri e stare meglio anche noi …
Dovresti vederti quando sorridi …
Il tuo viso si illumina, i tuoi occhi si riempiono di gioia …, così capiresti perché dico spesso:
“Regalami un sorriso”.
Peppy

venerdì 14 gennaio 2011

Peter Pan … esiste !!!??? Per quelli ancora capaci di sognare !!!

Le feste sono già un ricordo, mi auguro felice, per tutti;avrete avuto senza alcun dubbio coccole, tenerezze, regali e sarete stati altrettanto lieti nel farli …
Eccomi qua sono tornata a scrivere per parlare un poco con voi: il mese di dicembre ed in particolare il periodo festivo è stato un vero e proprio “tornado” si, perché ho cercato di fare di tutto di più ,sapete perché …. ??? sono tornati “gli emigranti americani” per le feste (i miei ragazzi) adrenalina alle stelle : ho cercato di dar loro tenerezza, coccole, calore, allegria e da brava Peppy (si fa per dire ) pranzi, cene ,ma non voglio più dilungarmi su questo.
Adesso, con un velo di malinconia, rientrati nella normalità quotidiana, sento, ancora una volta, il bisogno prepotente di esprimervi i miei sentimenti, i miei tumulti (interiori) c’è un non so che, che mi spinge a chiedervi … amate vivere o sopravvivere ? avete una parte attiva nella vostra vita o piuttosto la lasciate scorrere in maniera passiva ???
In maniera più diretta: “SIETE ANCORA CAPACI DI SOGNARE??” e quindi di “VOLARE, NON SOLO, MA VOLARE ALTO??”
Ancora oggi io mi sorprendo a farlo … e quando mi sento “piegata in due” dalla vita (credetemi, accade) dico a me stessa: “non è il momento ci sarà tempo per il riposo del guerriero”. Intanto, la mia filosofia di vita è affrontare le difficoltà con leggerezza ma anche con determinazione e come un bambino o un guerriero, sogno ad occhi aperti, e lotto con tutte le mie forze.
In ognuno di noi c’è sempre un poco la “sindrome di Peter Pan” sognare … volare …
Un pensiero per tutti coloro che come “Peter Pan” amano rubare tempo alla vita ... che non vogliono crescere, che ancora guardano fuori dalla finestra, aspettando di vedere … , che ancora credono che esista l’isola che non c’è … e che prima o poi troveranno la strada giusta per arrivare grazie alla loro … fantasia
…che non si vergognano di piangere … che hanno nostalgia dei cartoni animati … che amano ancora giocare .. che adorano viaggiare .. che non si sentono grandi … che da piccoli sognavano di fare … che chiudono gli occhi e sono capaci ancora di sognare … che si rifiutano di crescere … e si sentono uguali a 10 anni fa … che non si accorgono dell’età che hanno … che sotto la cravatta o il tailleur esiste un grande cuore e tanta voglia di vivere non di sopravvivere … basta poco, un pensiero felice e si torna a volare … solo chi sogna può volare!!!
Ogni persona ha un lato infantile, una parte della propria personalità che non vuol saperne di crescere, a volte il bambino che è in noi si fa sentire ed emerge … siamo o no un poco dei “Peter Pan ...!!! ???
VOLIAMO …..!!!
PEPPY

Orata al forno con patate

ingredienti:

un’orata grande da 1 kg o 4 più piccole
mezzo chilo di patate
10 olive verdi snocciolate
10 olive nere snocciolate
Qualche pomodorino ciliegino
sale e pepe
olio extra vergine di oliva
prezzemolo ( o finocchietto di montagna 1 mazzetto facoltativo)
una fetta di limone
uno spicchio d’ aglio
mezzo bicchiere di vino bianco

Preparazione:

Sbucciare le patate, e affettarle molto sottili, lavarle e metterle ad asciugare su uno straccio pulito. Foderare una teglia con carta da forno, e fare uno strato di patate, condirle con sale e pepe ed un poco di olio. Adagiarvi sopra l’orata già pulita, ed inserire nella pancia la fetta di limone, l’aglio e un poco di sale e prezzemolo (o finocchietto selvatico). Coprire il pesce con le rimanenti fettine di patate, mettere anche i pomodori e le olive tagliate a pezzetti, condire con sale pepe ed olio e spolverizzare di prezzemolo tritato. Mettere in forno a 200 gradi per almeno tre quarti d’ora, il tempo di cottura dipende dalla grandezza del pesce. A metà cottura bagnare il pesce con il vino.
Una volta cucinato tenere in caldo nel piatto da portata

bon appetit!
 
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