mi presento

Salve a tutti,

questo è un blog pensato per chi, come me, è sempre alla ricerca di nuove e particolari ricette.


Non sono di certo una cuoca professionista ma nel mio piccolo ho raccolto un bel pò di ricette che man mano mi propongo di condividere con voi.


Spero di fare cosa gradita e aspetto vostri consigli e commenti.


Peppy

chi è stata Julia child


Mi si chiede chi è julia Child beh per me è una icona da seguire. Lei è stata una donna americana piena di energia, molto determinata, con una grande passione per la cucina.. Julia Child ha fatto conoscere la cucina francese alle donne americane attraverso libri e programmi televisivi.


Ci ha insegnato non a cucinare ma ad amare il cibo.

Julia aveva un marito che lavorava in ambasciata, viveva al suo seguito girando un po’ tutto il mondo. Ma è la Francia ed in particolare Parigi e la sua cucina che l’ha affascinata; così decise insieme ad altre amiche di scrivere un libro di ricette francese da pubblicare in America.

Julia Child è un mito della TV americana, autrice di un best-seller con il quale ha portato alle donne U S A le delizie e i segreti della cucina francese.

Lei ci insegna ancora oggi ad affrontare, come lei,la vita con un sorriso e leggerezza. Non lasciate mai che la passione vi travolga al punto di annientarvi e non trascurate le persone e i vostri valori, queste sono le cose veramente importanti

Tra le righe della sua vita tra gli altri io colgo questo insegnamento .” Solo chi ha il coraggio del rischio e di accettare le sfide della vita riesce ad imporsi e ad essere qualcuno".

Penso che questo possa andare bene per tutti ! ! !

Ma non voglio fare sermoni ti ringrazio per l’opportunità datami di poter parlare di lei ma adesso passo alle mie ricette sperando che Julia mi aiuti un po’.

ciao

Peppy





sabato 18 dicembre 2010

Chi è l’altro ?

Vi è mai capitato di sentirvi osservati, studiati … analizzati?
Beh … non dovete sorprendervi lo fanno tutti, un giudizio, se pur bonario, lo si esprime sempre … anche con un solo sguardo!
Quello che non condivido è il motivo per cui si osserva; spesso infatti negl’occhi di chi osserva si legge il confronto o ancora peggio … la discriminazione.
Quando si guarda il proprio interlocutore, non è importante stabilire chi è più in alto nella scala sociale, forse bisognerebbe concentrarsi su ciò che ci sta dicendo … no?
Non facciamone una questione di ceti sociali, le parole di un barone o di uno spazzino, se esprimono un pensiero nobile, possono differire solo nella forma.
Mi viene spontaneo chiedervi se come me cercate il “dialogo” con gli altri ??? ovvero preferite molto cinicamente (mi auguro che non sia così) rimanere sempre e solo con voi stessi ???
Posto che facciate parte della prima categoria di persone, per prima cosa dobbiamo imparare (e c’è sempre tempo) a metterci sullo stesso piano degli altri … è soltanto una questione psicologica …
Vi ricordate la bellissima e celebre poesia “A livella” di Totò ( il principe Antonio De Curtis ) ???
Leggerla da sempre emozione, gustarne tutte le sfumature ed il senso profondo delle parole, pur se con un tocco d’ironia ci da danti scorci di saggezza … impregnata com’è di straordinaria sensibilità e fortissima carica umana.
Così superficiali come siamo, non pensiamo mai che in realtà siamo tutti simili … uguali …
La consapevolezza di questo ci potrà aiutare ad avere con gli altri un “dialogo” spontaneo, limpido che aiuterebbe entrambi sicuramente; si è vero, mi piace molto parlare con le persone, relazionarmi con loro mi aiuta a capire … e questo non può che essere un “bene”.
Peppy

Forse il modo migliore per cogliere le sfumature di questo brano, è ascoltare le parole del grande Totò…

Pasticcio di ricotta e radicchio

Ingredienti:

½ Kg di lasagne (preferisco quelle fresche prima sbollentate)
1 l bechamel
¾ di ricotta fresca
Parmigiano grattugiato q.b.
2 uova
5 cespi di radicchio

Preparazione:

Sbollentare in acqua salata il radicchio pulito e tagliato a listarelle scolarlo bene, intanto rosolare con poco olio il misto per soffritti ( cipolla carote e sedano) poi unire il radicchio ben scolato e far cuocere per 10 minuti con mezzo dado, preparare la bechamel; lavorare in una terrina la ricotta con le uova ed il parmigiano. Disporre in una teglia un leggero strato di bechamel, fare un primo strato con le lasagne, la ricotta lavorata ed mettere sopra del parmigiano, ripetere gli strati, io ne faccio tre, quindi finire con le lasagne, la bechamel, parmigiano grattugiato e fiocchetti di burro.
Cuocere in forno ricoprendo la teglia con carta stagnola, per 20 minuti a 180°, quindi altri 10 minuti a teglia scoperta per gratinare e …
Bon appetit!

sabato 11 dicembre 2010

Briciole di … me

Ho superato gli … anta, ho tre meravigliosi figli ormai … uomini,
mi piace conoscere quindi viaggiare
Non so dirvi se adoro di più cucinare o mangiare e essendo sempre alla ricerca della soluzione di questo mio “rebus” ovviamente mi diletto con entrambe le cose !!!
Infatti, apprezzo molto la buona tavola e cucino con passione.
Coltivo i miei interessi come leggere, ascoltare della buona musica, tutto questo mi rilassa,
prendermi cura delle mie piante; mi diverte molto e mi appaga scrivere (senza pretese !!!)
Non sopporto le imposizioni, tanto meno la superficialità,
guardo sempre negli occhi una persona prima di stringergli la mano …
forse … chiedo troppo … a me stessa.
Dico sempre quello che penso; ho fiducia nel prossimo.
Odio le ipocrisie e la falsità
Forse sarò anacronistica ma … ancora oggi credo molto nell’amicizia con la “ A “ maiuscola.
Adesso so, quanto “i piccoli attimi” possano dare un’intensa felicità …
Sono … romantica, solare ed estroversa, amo la vita …
Si pensa di me che abbia un carattere forte e volitivo …
Testarda, tenace e ostinata … esageratamente apprensiva …
I miei difetti son talmente tanti, che … (come mi direbbe Mina)
Penso di avvalermi di un’altra occasione per parlarne più dettagliatamente …
In realtà sono estremamente sensibile, forse troppo … ???!!!
La vecchiaia si sa, fa paura a tutti, soprattutto, se vi si arriva con un cuore arido …
Ma se s’invecchia serenamente, con “dignità”, continuando a dare l’amore che il proprio cuore sa dare,
confido nel poter vivere questa “vecchiaia” assaporando la bellezza e la gioia dei sentimenti veri.
Peppy

domenica 5 dicembre 2010

Momenti sereni … magici ...

Dicembre è un mese di grandi aspettative e organizzazione, la casa si “ veste” con lo spirito del Natale fin dal primo week end del mese, l’atmosfera diventa euforica … scintillante … infatti con l’arrivo della festività dell’8 dicembre (l’ Immacolata) arriva la consapevolezza dell’imminente Natale, con il suo calore e la sua magia … un momento intimo e meraviglioso.
A casa mia c’è la tradizione, più che trentennale, di organizzare una “serata” per dare il “via” a questo periodo di festività; la sera del 7 dicembre, vigilia della festa, ci si riunisce e … “ si aprono i giochi”, così dicono scherzosamente i ragazzi, insieme si fa festa, il tavolo è pronto con “il panno verde”: si gioca a carte, alla roulette, si scherza, si ride, non dimenticando di gustare i classici dolci natalizi: il panettone, il pandoro, i buccellati, i dolcetti natalizi ( e chi più ne ha più ne metta …) e così si trascorre la “notte” in allegria.
I preparativi sono fantastici …
Si preparano gli addobbi per la casa, il presepe, tutte le luci, e poi .. decorare l’albero di natale: un momento speciale, si, perché è un’occasione in più per riunirci, per manifestare la complicità che ci unisce nel preparare tutto; è un rito ... la preparazione dell’albero, momento in cui ognuno da libero sfogo alla propria fantasia per creare un’atmosfera calda , accogliente, speciale, qualcosa che riesca a comunicare questa sensazione di calore e benessere.
Un’ occasione in più per dirsi “ti voglio bene”, “sono con te” attraverso la presenza, infatti i ragazzi, ormai grandi, hanno la loro vita, i loro impegni, ma questo è un appuntamento complice, che continua negli anni … per me, per loro, momenti magici …
Ruolo predominante ha chiaramente mio figlio Sergio, ( l’artista della famiglia, il trascinatore … ) che con pazienza ed estro conduce per così dire “i giochi”. Come decorare l’albero? Ogni anno o quasi un colore diverso ... e allora si rispolverano le palline conservate, le luci, decorazioni varie, e sempre tradizione vuole che ogni anno si aggiungano due palline nuove, particolari, ma prima bisogna mettersi d’accordo sul colore da usare … Potrei continuare a parlavi di tutto ciò … infatti provo delle sensazioni piacevoli nel vedere i miei ragazzi “affaccendarsi” e sorrido compiaciuta nel vederli, nel sentirli, oggi come allora: vicini, complici, in sintonia.
Ma dicevo: tutto deve essere pronto per il 7 sera … ed ecco che suonano alla porta: la casa si riempie di parenti, amici dei ragazzi ,venuti per festeggiare la prima delle tante serate che verranno in seguito fino al 6 gennaio, giorno dell’Epifania (che tutte le feste porta via ).
Festeggiare: infatti con l’avvicinarsi di dicembre gli amici dei miei figli non perdono occasione per ricordare “Ci vediamo il 7 sera in casa G ..., non si può mancare …. “ hanno innalzato questa serata a “tradizione” e sono davvero tanti a venire, c’è tanta allegria e i miei ragazzi fanno da “anfitrioni”
L’anno volge al termine e questo periodo anche per me è stato sempre un momento magico, capace ancora oggi di farmi sognare … chissà, forse sono stata io a trasmettere queste emozioni, questo calore, questa magia … ai miei ragazzi ???!!!
Ho sempre cercato di mantenere vivo quello che per me ha rappresentato e rappresenta questo bel periodo … “Arrivano le feste !!!”.

Rotolo di ricotta e spinaci

Ingredienti

1 conf. di lasagne di pasta fresca
500 g spinaci novelli
500 g ricotta vaccina
1 etto di parmigiano
noce moscata
1/2 l di latte
35 g farina
noce di burro
sale
1 cucchiaio d'olio

Lavare gli spinaci e ancora gocciolanti cuocerli in padella per alcuni minuti senza aggiungere altra acqua. Lasciarli intiepidire e strizzarli dall'acqua il più possibile.
Metterli in un mixer insieme alla ricotta, il sale, un pizzico di noce, parmigiano, moscata e frullare sino ad avere un composto cremoso.
Mettere a bollire dell'acqua salata in una padella capiente, aggiungere 1 cucchiaio d'olio e sbollentare per pochissimo tempo le sfoglie di pasta (meglio un paio per volta)
Levarle con un mestolo forato e stenderle su un canovaccio da cucina sovrapponendo un lato della sfoglia sull'altro per crearne una più grande.
Procedere così anche per altre due lasagne da cuocere.
Distribuire sulle sfoglie unite la crema di ricotta e spinaci e aiutandosi col canovaccio arrotolare la pasta.
Preparare una besciamella con una noce di burro, aggiungere la farina e farla leggermente tostare. Aggiungere il latte, salare e dare una leggera grattata di noce moscata.
Portare ad ebollizione sino a quando non si addensa leggermente.
Fare un leggero strato di besciamella sul fondo di una teglia da forno, tagliare a rondelle il rotolo di sfoglia e adagiarle nella teglia, coprire con cucchiaiate di besciamella e spolverare col parmigiano.
Cuocere in forno per circa 20 min a 180° sino a che non si gratina un po' la superficie.

mercoledì 1 dicembre 2010

Dall’altra parte. . . dello specchio. . .

L’altro pomeriggio ero al mio computer, girovagando un poco e cliccando qua e là mi è capitato di leggere una “lettera” che mi ha toccato il cuore … mi ero preparata alcune riflessioni, per esprimere il mio parere al riguardo, ma non vorrei ritrovarmi con una lunga sequela di parole che non riuscirebbero in ogni caso ad esprimervi le mie sensazioni, e non è mia intenzione annoiare gli eventuali lettori. La trovo bellissima, piena di significato, chiaramente la sento molta vicina alle mie corde e … mi fa piacere farvela conoscere: non occorrono parole per descriverla, solo emozioni …
Ho voluto darle questo titolo:

Dall’altra parte. . . dello specchio. . .

Caro figlio mio …. il giorno in cui mi vedrai vecchia e non lo sono ancora, abbi pazienza e cerca di comprendermi …

se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi …
ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo

se, quando con te ripeto sempre la stessa cosa …
non interrompere, ascoltami …
quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia o cantare la stessa ninna-nanna fino a che non ti addormentavi.

Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico …
ho avuto tutta la pazienza ad insegnarti l’ABC
Ti ho insegnato talmente tante cose … a vestirti, a mangiare … ad affrontare la vita …

Quando non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso … dammi il tempo necessario a ricordare … e se non ci riesco, non ti innervosire …
la cosa più importante non è quello che diciamo ma il mio bisogno di essere con te; ed averti lì che mi ascolti …

Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo … non trattarmi come se fossi un peso vieni verso di me con le tue mani forti …
nello stesso modo in cui l’ho fatto con te quando muovevi i primi passi.

In cambio ti darò un sorriso e l’immenso amore che ho sempre avuto per te.
Peppy

martedì 23 novembre 2010

Magia d’autunno

Autunno: tempo di migrazione, di sagre, di uva, di vendemmia, di odore di mosto, di castagne, di foschie mattutine; ma anche una meravigliosa esplosione di colori caldi, delle sfumature più variegate che vanno dal giallo al bronzo, dal rosso al viola, e che dire dei profumi ???
Si sentono nell’aria i tipici odori autunnali, per le strade il profumo di fragranti caldarroste: nostalgici profumi dell’infanzia … questo infatti mi porta indietro negli anni, quando ragazzina mi soffermavo a vedere come si cuocevano le castagne in strada, quell’odore … lo sento ancora; il famoso “ coppitello” (ovvero cartoccio) fatto con carta di giornale e le castagne calde dentro … oppure l’odore di terra umida di pioggia, l’aria frizzantina, passeggiando si sente il respiro del vento e le foglie dai mille colori che volteggiano e cadono giù diventando come un soffice tappeto rosso … uno spettacolo straordinario.
Colori caldi, avvolgenti e ancora profumo di mandarini e di arance che colorano le tavole, questo è un periodo calmo, lento, silenzioso e dolcemente malinconico … tutto emana profumo d’autunno!!!! Il tempo ci prende per mano e ci porta verso la festa più bella dell’anno il “Natale”, ma questa è un’altra storia!!
Le giornate velate di foschia, l’aria frizzantina, i colori hanno le tonalità del sole al tramonto e tutt’intorno è armonia!!!
Comincia a fare più freddo e le giornate “nebbioline” invitano a rimanere a casa e assaporare quell’atmosfera che si fa più intima e calda … il tepore di casa, mentre fuori si fa sentire il vento o pioviggina.
Mi sorride molto l’idea di poter stare acciambellata al calduccio con morbide copertine sul divano in compagnia di un buon libro … che cosa rilassante; oppure prendere, con le amiche, un una cioccolata calda dal gusto avvolgente o una bella tazza di fumante tè ed un piatto di dolci biscotti … piccole gioie quotidiane … che danno più senso alla vita!!!

Soupe à l'oignon gratinée

In tutta Europa da sempre con l’arrivo dell’autunno si da sfogo alle più tradizionali pietanze per trovare ristoro e calore in una dimensione domestica, una di queste, che ho avuto il piacere di ritrovare in diversi paesi europei, altro non è che la cara … vecchia … zuppa di cipolle.
Facendo un po’ di ricerche ho scoperto che anche Juilia ne parla … Lei riporta la ricetta fatta alla maniera francese, più precisamente a Les Halles, il quartiere dei vecchi mercati generali (uno dei più caratteristici di Parigi)
La zuppa, dolce e cremosa viene servita nella classica cocotte di ceramica.
Le cose semplici sono quelle che richiedono più cura ed attenzione.
Questo è quello che è venuto fuori dalla raccolta di diverse ricette.

Ingredienti

800g di cipolle bianche o ramate
1,5 l di brodo di carne
30 g burro
1 cucchiaio di olio
2 o 3 cucchiai di cognac
1 bicchiere di vino bianco
2 cucchiai rasi di farina
100 g di pane tostato (baguette)
100 g di gruyère (o il nostro parmigiano)
1 foglia alloro
timo
sale, pepe

Procedimento
Spellate le cipolle e affettatele sottilissime. Fate scaldare il burro con ‘olio in una casseruola, unitevi le cipolle e, a fuoco bassissimo, fatele appassire per almeno mezz’ora mescolando spesso.
Insaporite con sale e pepe e, quando cominciano a imbiondire, spolveratele con la farina e mescolate continuamente fino a quando la farina comincia a colorirsi e ad attaccare.
Bagnate con il vino e, una volta sfumato, aggiungete il brodo caldo. Sistemate la foglia di alloro ed il timo in un sacchetto di garza e calatelo nel brodo. Alzate la fiamma.
Quando riprende l’ebollizione, abbassate di nuovo la fiamma, incoperchiate e proseguite la cottura per circa tre quarti d'ora.
Tagliate il pane a fettine sottili e tostatelo, quando è ben asciutto ungetelo da entrambi i lati con olio.
Grattugiate il formaggio.
Scartate il sacchetto di garza con gli aromi e distribuite la zuppa fra sei zuppierine individuali, disponetevi sopra le fettine di pane ben tostate e copritele con il Gruyère grattugiato. Mettete le cocottine sotto il grill (o nel forno scaldato a 220°) fino a che in superficie si sarà formata una crosticina dorata.
Servite la zuppa caldissima e... bon appétit!

giovedì 18 novembre 2010

La scatola dei ricordi …

La giornata umida, grigia e un poco fredda concilia la malinconia, allora ascolto la musica che più mi piace, seduta al mio computer a scrivere, ed in questo stato di quiete affiorano ricordi di cui mi piace parlarvi.
Amo la musica, ascoltarla mi rilassa, e nello stesso tempo, come penso un poco a tutti mi fa riaffiorare dei ricordi, ed io mi lascio cullare da essi, ed ecco che … magicamente si riapre “la scatola dei ricordi” da essa escono profumi … esperienze … parole … foto sbiadite …
In particolare mi capita di ricordare una persona per me molto importante: mio padre, lo porto sempre nel mio cuore e penso a lui spesso … era un uomo pacifico e tanto buono; il mio punto di riferimento, quanti ricordi … !!!! quanto mi ha donato … tanti non capiscono, non credono, ma non si possono rendere conto …
A lui devo la donna che sono, a lui devo il saper stare alla stessa mensa con un contadino, con un pescatore, con un borghese o con un principe … lui mi ha insegnato che non serve raccontare chi sono a chi è come me, perché lo intuisce da solo, e tantomeno serve farlo a chi non potrebbe mai comprenderlo …
Mi ha fatto crescere e mi ha dato certezze e la forza di gestire le mie emozioni e il mio essere forte e razionale per poter andare sempre avanti; fiera della donna che sono!!!
Oggi capisco le cose importanti della vita … e cosa molto importante confido in me stessa… so di potercela fare; non mi lascio sopraffare da nulla e da nessuno; soprattutto non mi fermo alle apparenze, infatti solo così si può capire davvero com’è fatta una persona.
Si sa, le parole contengono i ricordi; i ricordi contengono le emozioni, ed esse contengono la vita… infatti i ricordi belli o brutti, felici o dolorosi, sono un “pezzo” della nostra vita.
Nella vita, ci sono ore che volano via in un attimo … ma che ti regalano istanti che durano per sempre … la vita “vissuta”… bene o male è sempre la mia vita ed io la ricordo sempre con piacere.
E intanto… la musica continua ed io mi sento cullare da essa… pian piano la malinconia si dissolve… ed il mio animo si acquieta … si rilassa…
Oggi, io, ho ancora tanta voglia di ridere, di conquistare, finalmente, qualche grammo di serenità e percorrere gli anni che verranno con leggerezza…
Ascoltare una canzone e non limitarsi a sentirla farà comprendere l’animo della persona che la ama e che l’ha scelta…
Peppy

Chicon al gratin (indivia belga al gratin )

1 kg di indivia belga
4 fette di prosciutto cotto
100 g di emmental tritato (o groviera)
10 g di burro
1 cucchiaio olio
1 spicchio di aglio
1 cucchiaino di zucchero
noce moscata abbondante
sale
pepe nero
purè di patate preparato con 500-600 g di patate
per la besciamella:
30 g di burro
30 cucchiai di farina
30 cl di liquidi (latte e succhi di cottura delle indivie)
Preparazione
Dividere per lungo ogni cespo di indivia in 4 spicchi ed eliminare i torsoli (sono amarissimi!).
Fondere il burro con l'olio in una padella, unire l'aglio tritato, le indivie, noce moscata, zucchero, sale e pepe e cuocere 10-15 minuti a fuoco dolce.
Scolare l'indivia e recuperare il liquido di cottura.
Misurare questo liquido, poi unire abbastanza latte per arrivare ad avere 30 cl di liquidi.
Preparare la besciamella con burro, farina e il miscuglio di liquidi.
Lasciarla cuocere qualche minuto (non deve riuscire troppo liquida).
Condire la besciamella con sale, pepe, noce moscata e metà del formaggio.
Preparare la purea di patate come di consueto utilizzando patate, burro, latte, sale e pepe.
Spalmare ogni fetta di prosciutto con parte della salsa, cospargere di formaggio, riempire con un quarto del composto di indivia e arrotolare.
Sistemare i rotolini in una teglia da forno unta di burro e coprire con uno strato di purè di patate.
Gratinare in forno caldo a 200° per 20 minuti.

Bon appetit !!!

martedì 26 ottobre 2010

back from chicago!!!!

Dopo essermi ripresa dal famigerato “ jet leg “ eccomi qua, per parlarvi di questa mia meravigliosa vacanza …
Dopo aver volato per 10 ore, il volo è andato bene, puntuale e un poco monotono, ma alla fine non ci si può lamentare, siamo finalmente a … Chicago!!!
Wow!!! che splendida città, ottimamente collegata con i mezzi pubblici, che ti fanno raggiungere tutti i posti di Chicago. Camminare nel famoso “downtown” ovvero il centro di questa metropoli, è davvero il paradiso dei negozi e degli amanti dello shopping, e la strada dello shopping, per eccellenza, è sicuramente Michigan Avenue North, ovvero “Magnificent Mile” dove si visitano negozi, e tra l’altro tantissimi locali con musica e ristoranti, dicevo negozi splendidi, con grandi marche e prezzi interessanti anche grazie al cambio per noi favorevole … è comunque una città giovane, con la molteplicità delle sue attrazioni. Camminavo con il naso all’insù in mezzo ai grattacieli e al vento di Chicago (piuttosto freddino). Si resta impressionati dai prodigi dell’uomo che è riuscito a creare questa moderna bellezza architettonica, o dalla natura che ci ha dato questo lago pazzesco “il Michigan”ed inoltre i suoi meravigliosi parchi, che dire … veramente affascinante …le passeggiate sul lungolago, le visite ai più importanti musei ( field museum e the art institute) questi sono solo alcuni fra i più bei momenti della vacanza .
Sono perplessa.. non è davvero possibile suggerirvi cosa mangiare … di tutto di più, qualsiasi cosa, a qualsiasi prezzo!!! Basta camminare … guardarsi intorno e scegliere( i menù fantasmagorici ah…!!! conoscere l’inglese …) noi facevamo così … ragazzi che porzioni … enormi, non si riusciva a mangiare tutto!!
Sono state felice di poter vedere tutto ciò soprattutto in compagnia dei miei ragazzi, scherzare, gioire e godere delle belle e fantastiche cose che questa metropoli offre in compagnia dei miei due tesori: Roberto e Valeria.
Mentre sto qui a raccontarvi le mie emozioni, o le mie sensazioni mi rendo conto che non riuscirò ad esprimere pienamente quello che provavo nel mio cuore; ciò che provo adesso?...tanta nostalgia … ma sono contentissima per loro!!! Ci siamo sbizzarriti in tutto e per tutto .. bellissimo !!!
Gli americani comunque sono un popolo di obesi, sfido io …!!! Quanto si mangia; e che cosa si mangia, ma soprattutto … colesterolo alle stelle … Tornati a casa, regime alimentare: verdurine… ci dobbiamo riprendere e soprattutto rientrare smaltendo qualche caloria di troppo!!!
Adesso vi lascio , non escludo che in futuro possa farvi qualche altro richiamino alla mia permanenza negli “States” intanto pensatemi mentre cerco di dimenticare le grandi abbuffate americane che hanno lasciato visibilmente …. “il segno”!!!!

Peppy

Pancakes

Tanto per non andare troppo sul pesante vi posto la ricetta dei pancakes, una delle tante cose che fanno parte della prima colazione americana:

Ingredienti:




200 gr di farina,
2 uova, 2 cucchiai d’olio,
4 cucchiai di zucchero,
200 ml di latte,
un pizzico di sale,
1 cucchiaino di lievito per dolci
miele q.b.

Procedimento:

Battere le uova e aggiungere lentamente la farina, il latte, l’olio, lo zucchero e il lievito fino a formare una pastella piuttosto densa.

Coprire il composto con della pellicola e lasciarla riposare per 30 minuti.

Scaldare a fuoco moderato una padella antiaderente di diametro medio e ungetela strofinando un foglio di carta assorbente imbevuto d’olio.

Versare un mestolo di pastella al centro della padella ( si stenderà da solo formando un cerchio) e cuocere per 2 minuti, o fino a quando la pastella non inizierà a formare delle bollicine

Girare quindi il pancakes con una spatola e far cuocere anche dall’altro lato.
Impilare i pancakes uno sopra l’altro.

Mangiare i pancakes caldi, cosparsi di miele, o sciroppo di acero ( ma volendo anche di marmellata o nutella )


bon appetit !!!

giovedì 30 settembre 2010

America…….arrivo!!!

Se in questi giorni non sono stata molto assidua sul blog è perché sono molto impegnata con i preparativi per la partenza, infatti ... ”EDIZIONE STRAORDINARIA”: in partenza per Chicago…!!!.
Le mamme, si sa, siamo sempre in attesa: ora per una cosa ora per un’altra, aspettando sempre il momento buono.
Ho desiderato tanto andar a trovare i ragazzi a Chicago (ve ne avevo già parlato) ed adesso … finalmente solo pochi giorni mi separano dal poterli riabbracciare … non vedo l’ora!!!
Che cosa bella!!! me li potrò “spupazzare” un po’ di giorni, conoscere posti nuovi ,scoprirli con loro, capire, in parte, come si svolge la loro vita lontano da casa, coccolarli come solo un genitore sa fare … di tutto di più … insomma sarà bellissimo …
Non so cosa troverò in questo grande paese, sono curiosa … nell’ immaginario collettivo l’America ha un fascino tutto particolare, grandi strade, grandi negozi, grandi spazi … tutto “BIG”, tutto fuori misura; non vedo l’ora di trovarmi a passeggiare fra i grandi “colossi” … i grattacieli , perdermi nei parchi della città e, naturalmente, provare la cucina USA, non che gli americani possano vantare chissà quale grande tradizione culinaria, ma sono fiduciosa che riuscirò comunque a trovare qualche sapore particolare, qualche stranezza ( che ovviamente non dimenticherò di documentare per poterle commentare con voi al mio rientro!!!)
Ciao amichette!!!! Sto preparando le valigie …
Staremo lontane per un po’, ma al mio ritorno vi racconterò come è andata questa mia desiderata vacanza, ma voi ….non dimenticatevi di me …
Un abbraccio grande a tutti, a presto!!!

sabato 25 settembre 2010

Ritorno a Julia Child

In questi mesi mi sono lasciata prendere dai miei pensieri e ve ne ho parlato; ma non dimentico chi è stata l’ispiratrice di questa mia idea del “blog” :infatti nasceva come un blog di cucina e non solo, per cui vi parlo sempre di ricette che ho amorevolmente raccolto,e mi sorprendo sempre del fatto che provo proprio gioia nel farvi partecipi dei miei pensieri , dei miei valori, delle mie emozioni.
Oggi invece sento l’impulso di parlare di “lei” : avere passione per quello che si fa,gustare la vita con semplicità e gioia ma anche grande forza ,questi sono gli insegnamenti che si possono cogliere fra le righe dei suoi racconti di vita.
È immancabile quando ci spingiamo a sperimentare ricette più complesse, facciamo dei disastri enormi: sbagliamo il tempo di cottura, oppure le tempistiche in cui aggiungere gli ingredienti, o ancora facciamo “semplicemente” cadere quello che avevamo in padella etc… ma nessuno di noi (miseri mortali) ha per così dire “la scienza infusa” tutte possiamo sbagliare ed in cucina si fanno tanti errori ; ma noi, testarde, siamo pronte a ricominciare.
Ohhh! La cucina francese che spettacolo; fatta da burro, vino, ricette dai nomi strani: quiche, mousse, tartare, ratatuille, fondue bourgignonne… e chi più ne ha più ne metta!!! Ovviamente tutte da provare e da assaggiare con il supporto di …qualcuno. È fantastico…
Anche quando le cose non riescono bene, quando siamo delusi del nostro operato, avere accanto una persona che apprezza molto, niente di meglio, una persona che non si accorge che il piatto non è venuto troppo bene …
Julia Child dice che :”non cerchiamo comunque mai di scusarci o giustificarci perché fa peggiorare il gusto del cibo. Se nessuno si accorge che non va bene , stai zitta”e con una risata alla Julia Child esclama semplicemente “bon appetit!!”.

Coq au vin (pollo al vino)

1 pollo
2 carote
2 scalogni
3 spicchi di aglio
1 cucchiaio di farina
1/2 limone
50 g. di burro
75 g. di panna da cucina
1 tuorlo d’uovo
1 mazzetto di erbe aromatiche legato da filo bianco (alloro, timo, prezzemolo), si tratta del bouquet garni che appare in quasi tutte le ricette francesi
1 abbondante bicchierino di acquavite o cognac
1/2 bottiglia di vino bianco secco ed aromatico
1 dl. di brodo di carne
olio extra vergine e burro q.b.
sale, pepe e noce moscata q.b.

Preparazione
Pulite,fiammeggiate lavate il pollo, poi tagliatelo a pezzi.
Fate rosolare per bene da tutti i lati i pezzi di pollo in una padella con un po’ do olio e di burro. Togliete I pezzi di pollo e teneteli da parte.
Mettere nella stessa padella le carote tritate assieme agli scalogni e gli spicchi d’aglio schiacciati; fateli rosolare e poi rimettete i pezzi di pollo .
Spolverate il tutto di farina e fate rosolare ancora mescolando. Versate il brodo, l’acquavite e il vino bianco, aggiungete il mazzetto di erbe,una spolverata di noce moscata ed infine salate e pepate. Portate ad ebollizione e fate cuocere per circa 40 minuti a fuoco dolce.
Togliete i pezzi di pollo dalla padella, passate la salsa al colino a maglie fitte premendo bene per far uscire tutti i succhi. Unitevi poi la panna, il tuorlo d’uovo e il succo di limone, e fate addensare il tutto a fuoco dolcissimo mescolando. Rimettete i pezzi di pollo nella salsa e tenete in caldo a bagnomaria fino al momento di servire.
e come sempre ... Bon appetit!!!

martedì 14 settembre 2010

Saper ascoltare … gli altri

Saper ascoltare gli altri è un’arte sottile e preziosa, naturalmente, non significa usare soltanto l’udito ma capire ciò che gli altri dicono e quali sono le loro intenzioni.
Il mondo è pieno di persone che ascoltano sole se stesse, purtroppo … dovremmo avere un po’ più di attenzione per l’altro, non dovremmo limitarci ad ascoltare con le orecchie e basta … ma anche e soprattutto con gli occhi … con la pelle … e con il … cuore, che ci permette di non sbagliare; ascoltare in tutti i sensi insomma, è un modo di considerare le esigenze di chi ci sta intorno, e riuscire a capire quello che una persona comunica: dall’inflessione della sua voce, dalla sua sonorità, dalle sue vibrazioni, al di là delle parole … “Ascoltare”, vuol dire non essere egocentrico, riuscire ad aprirsi agli altri, dimenticare per qualche istante se stessi, o pensiamo forse di essere l’ombelico del mondo … ??? anche i pensieri degli altri sono validi e degni di rispetto ; prestare attenzione a quello che ci viene detto, riflettere sugli stimoli esterni accresce la propria sensibilità; ascoltando, si capisce molto delle persone, chi riesce ad “ascoltare” sa anche parlare dicendo cose importanti e non delle sciocchezze che escono dalla bocca di chi crede che solo lui ha il diritto di parlare e sa parlare!!!
Fermiamoci un attimo a riflettere …
Siamo talmente prese dalla frenesia che la società ci impone. che “ascoltare” è passato in secondo piano … invece dovremmo scoprire quanto è bello capire chi abbiamo di fronte, entrare nella sua anima, sentire la voce del suo cuore … instaurare quella sintonia che solo comunicando tra noi è possibile creare.
Non è da tutti saper ascoltare … molti addirittura fanno finta … è anche peggio.
Invece, ascoltare gli altri giova al nostro benessere, ci rilassa mentalmente ad allontana i pensieri negativi e lo stress; al giorno d’oggi non è facile, poche sono le persone che lo fanno!!!
Il dono più grande che possiamo fare ad una persona è di ascoltarla “veramente”.
Peppy

Peperoni ripieni di tonno

INGREDIENTI
400 g di patate a pasta bianca
sale
2 rametti di prezzemolo
una decina di steli di erba cipollina
4 olive nere
2 filetti di acciuga
150 g di tonno (peso sgocciolato)
1 cucchiaio di pangrattato
2 peperoni di media grandezza
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
pepe
PREPARAZIONE
Cuocere le patate a vapore per 40 minuti, oppure lessarle in acqua bollente salata per 30 minuti.
Nel frattempo lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle con la mezzaluna su un tagliere.
Lavare l’erba cipollina e tagliuzzarla con le forbici.
Snocciolare le olive e tritarle grossolanamente.
Scolare i filetti di acciuga, tamponarli con carta da cucina e spezzettarli.
Sgocciolare il tonno e sminuzzarlo.
Far intiepidire le patate, sbucciarle e passarle al passapatate in una capace terrina. Se sono state cotte a vapore unire un pizzico di sale.
Unire un cucchiaio di prezzemolo tritato, un cucchiaio di erba cipollina, l’acciuga, le olive, il tonno ed un cucchiaio di pangrattato. Mescolare accuratamente per amalgamare gli ingredienti.
Lavare i peperoni sotto acqua corrente e tagliare le calotte con un coltello affilato, tenendole da parte. Rimuovere dall’interno i semi ed eventuali filamenti.
Ungere una pirofila da forno abbastanza grande da contenere tutti i peperoni in piedi.

Ungere con un filo d'olio e salare l'interno dei peperoni. Riempirli con il composto di tonno. Coprire ciascuno con la propria calotta, condire con un filo d’olio, una grattugiata di pepe, un pizzico di sale ed infornare per 45 minuti a 180°C.
Lasciar intiepidire prima di servire.
Consiglio:
Questo piatto si conserva per un giorno in frigorifero. Prima di gustarlo è bene però lasciarlo per una mezz'ora a temperatura ambiente oppure riscaldare i peperoni nel forno a 200°C per una decina di minuti circa.
Bon appètit

lunedì 6 settembre 2010

Il mio dolce settembre

Mi piace la luce di settembre; le giornate tiepide e fresche nello stesso tempo, la prima copertina sul letto senza rinunciare a dormire con la finestra aperta lasciando entrare la fresca brezza, l’aria di questo periodo è diversa, è frizzante e dolce come un buono spumante …
È anche il mese dei buoni propositi; palestra innanzi tutto!! Dieta più sana, un nuovo taglio di capelli, rinnovarsi insomma!!!
Spero io per prima di riuscire a concretizzare qualcosa di tutto ciò che vi ho appena descritto!!
Un mese, settembre, in cui finisce l’estate ed inizia l’autunno, tempo di cambiamento, anche dopo le estati più splendide, ”esso”, è qualcosa di speciale, infatti resta la misteriosa tenerezza di un fresco settembre con la sua dolcezza; le prime leggere rinfrescate dopo i torridi scirocchi di agosto ripuliscono l’aria, cosi che i colori della campagna assumono tonalità più forti e più ricche.
Settembre ci riporta alle consuete occupazioni ritemprati e rinnovati quindi; ci da giornate splendenti, luminose, e dolcissime, tiepide mai troppo fredde nè troppo calde. Passeggiando in città si possono ammirare le vetrine dei negozi finalmente ripulite da quell’accozzaglia di vestiti ancora in saldo ...
Un’altra estate finisce in un lento dolcissimo settembre (sono di parte ma vi spiegherò dopo!!!); è meraviglioso, è il nuovo inizio di tutto, ritrovi improvvisamente in te tutta la potenza del mondo per poter cambiare in meglio.
Non sembra anche a voi che Settembre sia un “tiepido gennaio”?
il bello di settembre si fonde con il bello dell’estate che durerà ancora un bel po’, specialmente al sud e si trascina per poi concludersi; si possono portare ancora i sandali e magliette per poi in serata godere del fresco con scarpe chiuse e magari una felpa, lontani dalle calure estive!!! Settembre , mese sospeso tra due stagioni, mese di transizione, dove ricordi e fantasie si fondono, si medita sulla propria situazione, a molti da noia: perché si comincia a lavorare, perché si ritorna a scuola, perché finisce l’estate, insomma sono molti i motivi per “odiarlo”.
Invece io, “amo” Settembre, è il mio mese, infatti sono nata in settembre e cose molto importanti mi sono sempre accadute proprio in settembre: quanta nostalgia … quanti ricordi … di cose molto belle ma anche davvero brutte … cose che cambiano la vita. Non so, ma quando “lui” arriva mite e dolce sento diffondere nel mio cuore una venata nostalgia … accompagnata da una leggera, sottile al contempo dolce malinconia … posso solo dirvi : “Dovrebbe essere sempre Settembre…”. Peppy

Scaloppine mediterranee

INGREDIENTI
200 g di pomodorini
sale
70 g di mozzarella
4 fettine di lonza di maiale (250 g circa)
farina
2 cucchiai d’olio extravergine di oliva
2 spicchi d’aglio
origano
pepe
PREPARAZIONE
Sciacquare i pomodori sotto acqua corrente e rimuovere il picciolo. Tagliarli a spicchietti e metterli in un colino assieme ad un pizzico di sale affinchè perdano un po' di liquido di vegetazione.
Tagliare a cubetti la mozzarella.
Battere le fettine di carne se sono spesse, delicatamente per non romperle e passarle nella farina setacciata.
In una padella far scaldare due cucchiai d’olio e farvi imbiondire due spicchi d’aglio spellati e leggermente schiacciati con i denti di una forchetta.
Quando l’aglio sarà ben dorato, toglierlo ed unire la carne.
Cuocere le fettine un paio di minuti per lato a fiamma vivace, per farle uniformemente colorire.
Salare ogni scaloppina, mettere su ognuna una cucchiaiata di mozzarella, una di pomodoro, unire una manciata di origano, pepare e proseguire la cottura per altri 5-10 minuti, con il coperchio.
Servire immediatamente.
bon appètit

Risotto al basilico

INGREDIENTI
20 foglie di basilico
sale grosso
20 g di Parmigiano Reggiano grattugiato più qualche scaglia per decorare
2 cucchiai d'olio extravergine di oliva
10 pomodorini tipo Pachino
sale fino
1 litro di brodo vegetale
1 scalogno
160 g di riso
1 cucchiaino di pinoli
PREPARAZIONE
Lavare le foglie di basilico in acqua fredda e porle ad asciugare su uno strofinaccio.

Preparazione
Mettere nel mixer tutti gli ingredienti insieme e frullare lentamente, in modo da non surriscaldare il composto.
Per completare la preparazione
Lavare i pomodorini, tagliarli a spicchi e metterli in una ciotolina condendoli con un pizzico di sale.
Scaldare il brodo.
In una pentola mettere 1 cucchiaio d’olio e lo scalogno tritato molto finemente, far soffriggere a fiamma bassa.
Quando lo scalogno sarà ben dorato, unire il riso e lasciarlo tostare per un minuto.
Unire 4-5 mestoli di brodo bollente e far cucinare (solitamente 15-18 minuti).
Continuare unendo il brodo man mano che viene assorbito, mescolando di tanto in tanto, senza lasciare che il composto si asciughi troppo.
A fine cottura unire il basilico, i pomodorini e mescolare accuratamente.

bon appètit!!

giovedì 29 luglio 2010

Amici … per caso

Penso di avere già un bel gruppo di amici con cui condivido spesso la quotidianità quanto meno … al telefono, so comunque che mi sono vicini. Sono una persona spontanea ed estroversa e quindi accolgo con piacere l’occasione di nuove conoscenze anche se certe volte … ci scappa la fregatura!!; ci sono diverse forme e sfumature nei modi di intendere questo sentimento.
Esistono persone nella nostra vita che ci rendono felici per il semplice caso di aver incrociato il nostro cammino, altri invece che spariscono nel nulla come meteore …
Avere un rapporto di Amicizia (notare la A maiuscola) oggi è molto raro, specialmente fra gli adulti infatti beato chi ce l’ha!!!! Amo dividere gli amici in tre categorie: gli amici intimi o “grandi” amici, i buoni amici, gli amici casuali o pseudo-amici. Consapevolmente tutti diciamo che l’amicizia è un sentimento profondo e molto speciale e affinchè essa sia vera e reciproca deve essere basata su valori accettati da entrambi ; come la fiducia, la lealtà, il rispetto, la sincerità … altrimenti si ricevono soltanto forti delusioni. L’amicizia casuale è legata sicuramente alla simpatia o meglio direi “conoscenza” che nasce per caso ma che pian piano si può anche trasformare in … amicizia o ineluttabilmente … svanire nel nulla … insomma spesso dipende da una buona dose di … “fortuna” per non usare formule più colorite!!!
Poco tempo fa abbiamo conosciuto, così per caso, partecipando ad un momento di relax “prendendo il solito aperitivo” delle persone: facevano parte di un gruppo, erano seduti là, a pochi passi, ecco che molto graziosamente ci hanno proposto di unirci a loro … abbiamo chiacchierato, canticchiato le “canzonette” che il pianista (anche lui per caso) suonava … è vero!!! alla fine queste cose nascono così semplicemente … trovo che siano delle persone amabili. Chiaramente abbiamo vite diverse … più o meno complicate, più o meno serene; non so, vorrei chiamarli “i miei nuovi amici” chissà … mi trovo bene con loro ci incontriamo durante la settimana ogni qualvolta si presenta l’occasione, condividiamo momenti piacevoli e passiamo anche delle belle serate. Chiacchieriamo di banalità, di argomenti che ci toccano più da vicino e che magari ci coinvolgono in prima persona, per poi subito dopo “sdrammatizzare “ scherzando su qualcosa di futile intrattenendoci con stuzzichini, crostini …e bollicine francesi … Belle le serate in compagnia degli amici, siete d’accordo con me???

Peppy

Torta Montecarlo

Ingredienti
Pancarrè (1 pacco e mezzo)
Pellicola trasparente
25 fette di prosciutto cotto
Burro
Insalata russa: (occorrente)
1kg di gamberi sbollentati
2 barattolini di funghetti sott’olio
2 barattolini di carciofini sott’olio
Olive bianche snocciolate
2 scatolette di tonno sott’olio
1 barattolino di cipolline
Un pugno di capperi
200g pisellini sbollentati
2 o 3 patate , 2 o 3 carote sbollentate a pezzetti
2 0 3 barattoli grandi di maionese (o maionese fresca)
Preparazione
Coprire una teglia rotonda con la pellicola trasparente facendola sbordare per poi poter coprire il tutto. Mettere sopra le fette di prosciutto facendo sbordare anch’esse. Togliere i bordi dal pancarrè imburrarlo da ambedue i lati e disporlo sul prosciutto anche nei lati della teglia. Mettervi l’insalata russa (ingredienti tutti tritati ed amalgamati con maionese un poco olio e limone) ; sopra di nuovo pancarrè (imburrato) ricoprire bene con il prosciutto e chiudere infine la torta con la pellicola trasparente, mettere in frigorifero. Il giorno dopo capovolgere e servire
Bon appetit!

sabato 24 luglio 2010

Gli amici a questo servono … a stare in compagnia …

È vero chi è ricco di amici è scarso di guai ( o quasi!!) Anche se siamo sempre impegnati, stanchi, indaffarati, troviamo il tempo per poter stare insieme agli amici, ci piace ritrovarci spesso; ognuno con la propria età.
Noi, della seconda giovinezza … noi ex sessantottini (oggi sessantenni o quasi ) ed anche di più, cerchiamo sempre di passare un po’ di tempo insieme, e credetemi siamo davvero “ un’allegra brigata” ; scherziamo, ci sorbiamo volentieri e spesso “ il nostro aperitivo” ; ci raccontiamo i fatti accaduti e soprattutto ci aggiorniamo per così dire sui … “pettegolezzi del giorno “ con tono allegro e giocoso, oppure passiamo un pomeriggio a giocare a “burraco” : a cena poi , un panino e via.. o una cena un po’ più impegnativa o anche una bella pizza, ma si !!! vuole essere soltanto un modo come un altro per stare insieme.
Ogni uomo una storia !!!
Tutti noi, chi per un verso chi per un altro, infatti, affronta varie problematiche giornaliere, ma ci sta … anche: altrimenti che vita sarebbe??? Però basta poco, basta stare insieme agli amici per rilassarsi, per rallegrarsi, per acquietare gli animi, sorridere, e se è il caso prenderci in giro molto amorevolmente. Ho diversi amici e ne sono molto contenta: è bello sapere di poter contare ,sicuramente, sia nelle cose piacevoli, nello scherzo, ma anche nelle cose serie della vita, su di loro, anche semplicemente con la loro presenza: non mi fanno sentire “sola”.
Gli anni passano, siamo genitori ed anche nonni ; ehi! dico a tutti voi, ma ... niente paura, noi “giovincelli di un’altra epoca” restiamo sempre “indomiti” noi sessantottini non invecchiamo mai … !!! e sincerità per sincerità a volte riusciamo ad essere anche più “scapestratelli” dei giovani del duemila … Si, perbacco, ridiamo a voce alta, ci divertiamo come ragazzini, abbiamo fantasia , siamo ancora curiosi del mondo e degli uomini, del nuovo … abbiamo sempre la speranza che ci accompagna ed affrontiamo la vita a spalle larghe … andiamo avanti con tenacia e determinazione.
Gli amici ,quelli veri, sono preziosi, sono disponibili, ti sanno ascoltare,sanno esserti vicino, ti sanno dare un ironico sorriso di comprensione al momento opportuno, in una sola parola ti danno la “carica” giusta tutti i giorni, a loro dico : < Grazie, di esserci >.
Peppy

Pasta con crema di peperoni

Ingredienti
400 gr. di pasta corta (penne,farfalle, fusilli)
1 peperone rosso ed 1 giallo di media grandezza
1 cipolla
1 dado vegetale
200 ml di panna da cucina
Peperoncino (a piacere)
Sale
Olio
PREPARAZIONE
Lavare e tagliare i peperoni e la cipolla in piccoli pezzi e farli ammansire in un tegame a pezzetti con olio e peperoncino. In un pentolino a parte preparare il brodo (con 2 bicchieri di acqua e il dado vegetale) da aggiungere gradualmente ai peperoni, che devono cucinare per circa 20 minuti. Appena cotti i peperoni, frullarli fino a renderli una crema, se occorre mettere un po’ di sale. Poi rimettere la crema nel tegame aggiungendo la panna e far cuocere per altri 10 minuti. Intanto lessare la pasta in abbondante acqua salata, scolarla al dente e farla poi mantecare con la crema di peperoni, et voilà è pronta.
Consiglio: se si desidera si può aggiungere del parmigiano grattugiato.
Bon appetit!

martedì 20 luglio 2010

Cicala o formica?

IL senso della vita in una favola …
Le favole sono come i consigli di un buon amico … già più di duemila anni fa Esopo diede parecchi consigli, usando gli animali per rappresentare tutte le sfaccettature dell’animo umano, sia nel bene che nel male, che con il nome di “favole” sono giunte sino ai nostri giorni …
Una di queste …
Nell’afosa estate l’oziosa cicala se ne sta a cantare allegra tutto il giorno, si gode la bella stagione, libera, spensierata … scapestrata: la prende facile insomma !!! ma, si lascerà poi … sorprendere dal rigido inverno senza riparo e scorta di viveri. L’industriosa formica, invece, molto più previdente e operosa, lavora intensamente tutta l’estate per accumulare ogni sorta di provviste; arrivato l’inverno (se la lasciano vivere …) se ne starà al calduccio, nel formicaio, a godersi le provviste accumulate.
La saggezza ?? Non saprei … Ne ho conosciute di cicale … che continuano a cantare un’estate dopo l’altra e sempre più allegramente, e che comunque trovano il sistema per superare l’inverno … ed essere di nuovo pronte per l’estate seguente … Ho conosciuto, altresì, infaticabili formiche che non perderebbero una sola ora del loro intenso e prezioso lavoro per accumulare scorte … per l’inverno, ma che non si chiedono neanche se arriveranno mai a quell’inverno a cui tanto faticosamente si preparano.
Proverbio: Chi da giovane (l’estate) pensa solo a divertirsi, non può poi pretendere di ricevere aiuto da chi ha fatto sacrifici per assicurarsi la vecchiaia (l’inverno).
Che dire…..
Non mi sento di poter condannare in maniera perentoria la cicala: cantare alla vita è bello …
Come ,peraltro, fa onore alla formica la sua cieca laboriosità … e allora???!!!
Si è comportata bene la formica, secondo voi, quando la cicala ha chiesto, affamata, qualche chicco di grano e lei negandoglielo “che hai fatto nella bella stagione?” chiede “ho cantato” risponde la cicala; “bene, adesso balla” risponde la formica. Che ne dite? Certamente non si può dire che abbia amore per il prossimo!!! Non si nega un po’ di aiuto; così come è palese che nella vita bisogna essere previdenti e che dall’ozio non si ottiene niente, bensì ci vuole buonsenso, intelligenza ed impegno per ottenere ciò che si vuole. Ma piuttosto, voi cosa siete … più cicale o più formiche??? Ditemi ……..
Opzione : Vivere tranquillamente da formica … permettendosi ogni tanto di “cicalare” un po’!!!
Peppy

Pollo alla birra

8 coscette di pollo
1 cipolla
700 ml di birra
150 gr. Di prosciutto cotto a dadini
50 gr. Di farina
Olio
1 noce di burro
Sale e pepe

Infarinare i pezzi di pollo e rosolarli nell’olio e nel burro salare e pepare .Toglierli dalla padella e nel fondo di cottura rosolare la cipolla tritata ,aggiungere il prosciutto a dadini e insaporire..
Rimettere le coscette di pollo e aggiungere la birra a poco a poco, far cucinare per circa 30 minuti In ultimo far restringere il sughetto. Mettere le coscette di pollo nel piatto da portata e nappare il tutto con il sughetto ristretto.
bon appètit!

Pesce finto

Ingredienti

500gr.patate
250 gr tonno sott’olio
1 cucchiaio di capperi
100 gr maionese
4 carciofini sott’olio
4 cetriolini sott’aceto
2 carote



Lessare le patate e passarle allo schiacciapatate,tritare insieme tonno ,capperi e carciofini unirli poi alle purea di patate .amalgamare bene tutto .Ungere uno stampo di olio mettere il composto (se si vuole si puo’utilizzare lo stampo a forma di pesce )e far riposare in frigo.Mettere poi in un piatto da portata coprire con la maionese e decorare con rondelle di carota sbollentate e cetriolini .

bon appètit !

sabato 17 luglio 2010

Che maschere … indossate????

Per vivere in una società come la nostra abbiamo bisogno di darci delle “maschere”. Eh no!! Non sto parlando del Carnevale e dell’elemento che lo caratterizza come le maschere di Arlecchino, Pulcinella, o Pantalone etc … bensì delle “maschere sociali” di cui noi tutti siamo prigionieri e non ditemi di no, perché tutti abbiamo il nostro bagaglio di “maschere”. Qualcuno sicuramente non sarà d’accordo e pensa: “Non io” “Io sono tutto d’un pezzo” è vero, non siamo tutti uguali; ci sono persone più fragili e persone più di carattere, ma tutti sperimentiamo subendola l’influenza delle circostanze esterne che ci fanno indossare a secondo del ruolo che ci compete delle “maschere” sottoponendoci al gioco delle parti della vita di tutti i giorni. Di sovente le indossiamo per nascondere agli altri la nostra parte più debole e sensibile, perché non vogliamo che gli altri vedano quanto la nostra anima stia soffrendo, per non passare per persone deboli.
È difficile andare in giro senza una protezione per il nostro cuore …
Le indossiamo ogni giorno (più o meno volontariamente) e le cambiamo a secondo degli eventi, per creare una velatura e diamo ad esse una personalità diversa da quella interiore.
La maschera nella nostra vita … fa parte di noi?? Riusciamo mai a toglierla ?? forse soltanto quando parliamo con persone di cui ci fidiamo davvero!! Anche se oggi la fiducia è un valore molto lontano quasi inesistente da trovare ... io ci credo ancora. Maschere sociali ne abbiamo tantissime, una per ogni occasione : per voi la maschera ha un ruolo” determinante” o “complementare”? ditelo con sincerità!!! Certamente vi sono determinate situazioni in cui si deve indossare “la maschera” perché non puoi esprimerti a pieno ed essere te stessa, l’importante è comunque che non diventi un … vestito di tutti i giorni …
Invece in alcuni ambiti come con gli amici, con i genitori, con i familiari saremo finalmente, “liberi” di esprimere noi stessi, di essere sinceri e non essere sempre attenti ad “apparire”. Vorrei chiedervi: per voi che leggete è più importante “essere o apparire “?
Di questo sono certa: non siamo eternamente “in scena” ma piuttosto facciamoci apprezzare anche per quello che siamo veramente.
Peppy

sabato 10 luglio 2010

Voglia di…mare!!!

Adoro il mare, il suo odore, le sensazioni che riesce a suscitarmi, la sua immensità, la profondità misteriosa, il suo movimento perenne: ora lento, calmo, lambisce le spiagge quasi accarezzandole; ora tumultuoso, che scuote, maestoso, sembra che minacci…
Mi piace tanto camminare lungo la riva con l’acqua che mi accarezza le caviglie, oppure semplicemente stare lì a guardarlo, spaziando con lo sguardo fino al confine tra cielo e mare libero; che dire, altresì, dei nostri meravigliosi tramonti sul mare… sono spettacoli che ti “prendono”.
Il nostro “bel paese”, l’Italia, ha spiagge bellissime, di sovente affollate, meglio se deserte, dove puoi “sentire” il mare: in realtà le spiagge attrezzate sono più comode, offrono parecchi “comfort” ma c’è quasi sempre tanta gente… troppa.
Non sono per le spiagge affollate, che caos, che confusione … aiuto!!!
Vi verrà difficile credere che pur avendo la passione per il mare, in una parola lo definisco semplicemente “magico”, mio malgrado non ci vado spesso.
“Idea”: facciamo i turisti per caso? Cosa ne pensate?
Immaginate di fare una vacanza “blu”… sole … mare e relax! Ehi, di bordo! Si, avete capito bene, vi voglio portare con me in barca… Bene, io sono già in barca, e chiunque voglia seguirmi è il benvenuto!
Un’esperienza, a dir poco, entusiasmante: il mondo della barca, dove si vive con regole e stili di vita diversi da quelli quotidiani, con spazi ristretti, spirito di adattamento ma anche convivialità e tanta allegria. Il solo pensiero di ritrovarmi in barca su un mare cristallino, con tanto sole, con quei colori meravigliosi che la natura ci offre, poter vivere a contatto con essa, passare la serate sotto le stelle, tuffarsi… è stupendo. Ah! Dimenticavo: lasciamo a casa le comodità: la vita di bordo è molto “essenziale” e non c’è bisogno di creme, cremine per … contorno occhi o antietà... è inutilmente ridicolo, non servono, non facciamo le solite “perfettine” per carità!
Assaporiamo, invece, la bellezza del mare, la forza del vento, la gioia della vela… la prua lontano verso il mare aperto, il vento che gonfia le vele, lo scafo che fila silenzioso accarezzando le onde, spruzzi salati sulla pelle, un’ebbrezza ammaliante … ehi, di bordo, dico a voi, aprite gli occhi… basta sognare, fermiamo la nostra fantasia: l’avventura per ora si ferma qui; ma non dimenticate “la cambusa…” vi do un’ultima emozione, questa volta più godereccia… gustosa e veloce da realizzare, leggete sotto.
Peppy

Fusilli profumati

Ingredienti
500 gr. di pasta
2 scatole di tonno sott’olio ben sgocciolato
600 gr. di pomodorini
2 cucchiai di aceto balsamico
Olio
Peperoncino
4 acciughe sott’olio
Qualche foglia di basilico
1 melone giallo
Sale
Pepe
Preparazione
Tagliare il melone a dadi e farlo saltare in una padella capiente con poco olio, fino a renderlo cremoso,salare e pepare alla fine.
In una terrina mettere il tonno sbriciolato, i pomodorini tagliati a filetti, le acciughe, il peperoncino a piacere, e l’aceto balsamico. Amalgamare tutto bene, poi unire al melone e far insaporire pochi minuti a fuoco moderato. A parte cuocere la pasta, scolarla al dente, e farla saltare in padella con la salsa ottenuta. Servire, guarnita con del basilico
Bon appetit!

Pesto barcaiolo..

500 gr. di pasta (fusilli o orecchiette)
Ingredienti per il pesto
1 barattolo di pelati
2 cucchiai di gherigli di noce
2 cucchiai di pinoli
2 cucchiai di mandorle pelate
6 cucchiai di formaggio grattugiato (parmigiano o pecorino)
4 spicchi di aglio
Un bel pugno di basilico
Un bel pugno di mentuccia
Peperoncino
olio
Sale
Preparazione
Tritare i pelati, con il basilico, la mentuccia, l’aglio e il peperoncino ; unire alla frutta secca , aggiungere il formaggio e l’olio, aggiustare di sale.
Condire la pasta cotta con il pesto e servire.
Bon appetit!

mercoledì 7 luglio 2010

Il mondo è bello perché...è vario.

A volte ci capita di sentire qualcuno concludere un discorso dicendo “il mondo è bello perché è vario” ma si, d'altronde un mondo dove tutti la pensano in egual maniera sarebbe veramente triste e monotono … Noi di certo, possiamo avere delle discussioni con gli altri, confrontarci, dissentire, apprezzare, rispettando sempre però le idee altrui; non possiamo pretendere di far parte di un mondo uniformato ed appiattito sulle nostre posizioni.Non siamo certamente dei “cloni … fortunatamente!!!”
Cosa ne pensate voi di un mondo fatto tutto di fighetti, o di artisti, o di figli dei fiori, o di sempliciotti, o di persone con la puzza sotto il naso, e via dicendo ? Sarebbe una catastrofe!!! Forse pure il nostro pianeta “terra” che sappiamo essere “rotondo” si ribellerebbe e diventerebbe “piatto”.
Siamo persone differenti, che incrociano i loro cammini ogni giorno e che hanno un modo diverso di leggere la realtà. Difficilmente riusciamo ad essere d’accordo, per via della diversità interpretativa dei vari significati che diamo alle cose, cercando di imporre invece il nostro “credo”; diciamolo tendiamo ad essere tutti un po’ dittatori quando si tratta di portare avanti le proprie idee!
Grazie al cielo, (modo di dire molto “à la page” se fate parte dell’Accademia della Crusca … non inorridite …) volevo dire, siamo diversi: bianchi, neri, giapponesi, indiani, europei, etc …, buoni, semplici, alternativi, spontanei, falsi, finti buonisti, ignoranti, colti, egoisti o altruisti e chi più ne ha, più ne metta, si potrebbe continuare all’infinito, ma va bene così!!! Il mondo è bello perché è vario … c’è chi scende e c’è chi sale … gli allegri e i derelitti … i poveri e i ricchi … ma che ce possiamo fa ??!!
Davanti a tante diversità … “francamente … me ne infischio!!!” Come direbbe il buon vecchio Rhett Butler ( via col vento)
Che ben vangano le differenze di opinioni, di stile, e tenore di vita, impariamo a conoscere e a rispettare le nostre diversità.
Lasciamo spazio a tutti … e buon pro vi faccia a tutti!!!
Peppy

Penne “Vitaiole”

Ingredienti
350 di penne
150gr.di Philadelphia (o fontina a dadini)
100gr.di prosciutto cotto
½ cipolla
40gr.di burro
4 cucchiai di brandy
4 cucchiai di latte(o panna)
1 cucchiaino di curry
10 pomodorini
Un pizzico di origano
Un pizzico di peperoncino
Sale
Preparazioni
In una capiente padella far dorare dolcemente la cipolla tritata molto sottile con il burro facendola diventare trasparente, versare quindi il brandy e metà del latte, stemperarvi il formaggio. Unire il curry diluito con un altro poco di latte, aggiungere i pomodorini tagliati a filetti e far cucinare per pochissimi minuti. Cuocere in abbondante acqua salata la pasta, scolarla al dente e far saltare in padella con il condimento, aggiungendo il prosciutto tagliato a dadini. Mantecare con una bella manciata di parmigiano grattugiato un pizzico di origano e di peperoncino. Accomodare in un piatto di portata et voilà! È pronto.
Bon appetit!

martedì 29 giugno 2010

Siamo… così…

Amo la canzone che canta Fiorella Mannoia “quello che le donne non dicono”:Voi cosa ne pensate? Non è davvero stupenda? Parla di noi in maniera delicata e meravigliosa.
È bello essere donne…
“dolcemente complicate…
Sorridiamo quando vogliamo gridare; cantiamo quando vogliamo piangere; piangiamo se siamo felici
ridiamo quando siamo nervose; lottiamo per quello che vogliamo; amiamo senza condizioni;ci laceriamo il cuore se muore un amico; ci accontentiamo di piccole cose.È proprio vero, miei cari: è il cuore delle donne che fa girare il mondo!!!
Ci sono donne che vivono controcorrente tutta la vita; donne che hanno occhi profondi e sconosciuti come l’oceano.
“Abbiamo troppa fantasia…”
Siamo grandi sognatrici, romantiche, piene di verve ironica, ma anche consapevoli dell’affermazione della donna nella nostra società; orgogliose, spesso bambine capricciose, timide e insicure, portiamo nel cuore tante ferite, ascoltiamo il cuore che spesso prevale sulla ragione, ma noi… siamo fatte così…
A volte perdiamo la testa commettendo sciocchezze che ci fanno vivere una vita da farfalla… sognatrici e speranzose… non ci abbattiamo mai, anzi di più, non ci fermiamo davanti a nulla … Sappiamo sognare ad occhi aperti, o vivere ad occhi chiusi; urliamo l’amore, sussurriamo l’odio, doniamo sacrifici; siamo “ i fiori del mondo”. Riusciamo ad esprimere sensazioni che spesso l’uomo invece reprime: meravigliosamente, semplicemente, infinitamente …. “DONNE”
Irrazionali spesso, agiamo con il cuore più che con la testa, riuscendo così a toccare gli animi delle persone che abbiamo davanti; amiche mie, siamo una “ forza…” siamo come un fiume in piena che travolge ogni ostacolo. Si sa, non c’è uomo grande, che non abbia accanto a sé una grande donna!!!
Siamo così emozionate..,delicate.., complicate, ma per questo siamo “uniche!!!”
“è difficile spiegare” tutto ciò che sentiamo dentro, tutte le piccole, grandi verità.
Ditemi se non è così pure per voi: ma siamo capaci di riempire il cuore degli altri semplicemente con un “buongiorno…” Siamo semplicemente l’altra “meravigliosa” metà del mondo. Siamo DONNE!!!
Che dire ? sono di parte ? forse ho fatto veramente un panegirico sulle donne!!!
Mi sa che gli uomini penserebbero proprio di si …
In verità voi uomini dovreste dotarvi di un manuale d’istruzioni per poterci interpretare ... Anche con quello però non sarebbe garantito il risultato!!! Ma come ci vedono gli uomini ? Non ci va mai bene nulla, per lo più: incontentabili, lunatiche metereopatiche, viziate, egocentriche ed ipercritiche … insomma delle belle gatte da pelare!!!
Anche il grande Giuseppe Verdi l'ha messo in musica … saremo sempre la vostra “croce e delizia”
Peppy

Non fermare mai il cuore di una donna… niente vale di più!

Involtini sfiziosi

Ingredienti
4 melanzane tonde(tunisine)
4 cucchiai di farina
½ l di latte
30gr. di burro + quello per ungere la pirofila
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
Un pizzico di noce moscata
Alcune foglioline di basilico

Preparazione
Friggere le melanzane a fette non molto sottili, lasciandole morbide, senza farle scurire troppo e metterle su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Preparare intanto una besciamella arricchita con parmigiano e noce moscata; farla ben soda e lasciarla riposare in frigorifero. Quando è ben rassodata farcire ogni fetta di melanzana con una listarella (o cucchiaio ) di besciamella, arrotolare ad involtino ed adagiare in una pirofila imburrata inframezzando qualche fogliolina di basilico. Spolverizzare con del parmigiano grattugiato e far gratinare in forno caldo. Servire tiepidi.
Bon appetit!
Nota: Questa è una pietanza che può andar bene come antipasto, ovvero aumentando le quantità, come un secondo piatto.

venerdì 25 giugno 2010

carpe diem



“ Carpe diem …” “ Cogli l’attimo … ”
Parole semplici: il tempo fugge … vola via … mai ritornerà, lo sai…. Vero?? Non lo puoi fermare … Ma puoi combattere e non permettere a nessuno di farti crollare…. Perché la vita è tua ed è tanto preziosa!
Afferra il giorno, sfruttalo, cogli l’attimo fuggente…..e non pensare al domani, perché…… del domani non c’è certezza !!!
Non crucciatevi !!! non voglio impegnarmi in disquisizioni filosofiche , e possibilmente annoiarvi, no! Assolutamente, no; ma questa frase, spesso rimugina nella mia mente come anche … “Ogni lasciata è persa”: un vecchio proverbio; un po’ superficiale e generico, ma pur sempre una grande verità. Pensiamoci un attimo ... che stupidi che siamo! Quanti inviti respinti; quante frasi non dette; sguardi non ricambiati e … intanto la vita ci passa accanto e non ce ne accorgiamo neanche …
“ Carpe diem” questa frase pur nella sua semplicità è molto profonda “cogli l’attimo” finchè è il momento; non lasciare … che sia … ma “fa”che sia. Non concentriamo i nostri pensieri sul passato: non si torna indietro; o al futuro: non possiamo conoscere cosa ci riserva il domani; ma godiamoci il tempo presente, vivendolo ogni giorno, momento per momento, ed essere felici. Ditemi: tutto ciò cos’altro può essere se non un inno alla gioia di vivere spensieratamente, al potere di realizzare i propri sogni e a non lasciare che le cose ci sfuggano via? I nostri sogni crescono con noi, e sono quelli che danno un senso alla giornata … alla vita. Personalmente cerco di non farmi sfuggire le occasioni e le gioie di tutti i giorni, piccole o grandi, e vivere ogni emozione a pieno, vivendo il presente, perché ogni attimo che passa è unico e irripetibile: gustiamocelo con ottimismo, saremo così meno vulnerabili e più forti.
Ho un piccolo segreto da confessarvi … avvicinatevi … avvicinatevi!!! ... shhh … non fate girare troppo la notizia… In fondo è solo una questione di equilibrio e consapevolezza!!! ognuno di noi ha il suo “carpe diem”, anche questo è uno stile di vita che comporta equilibrio, buon senso, senza volgarità e sfrenatezze.
“ Carpe diem” cogliete l’attimo ragazzi … Rendete straordinaria la vostra vita …
Peppy

martedì 22 giugno 2010

Praticando....lo yoga


Oggi, stiamo molto più attenti a mantenerci in forma; siamo sempre alla ricerca di “qualcosa” che ci faccia “star bene” sia fisicamente che nella nostra interiorità, infatti le nostre città pullulano di: centri benessere, palestre, centri fitness e così via.
Beh! Io ho trovato la mia “panacea” nello “yoga”.
Lo “yoga “ nasce in India più di 5000 anni fa; si basa sulla consapevolezza del proprio respiro “energia vitale”; il termine “yoga” significa “unione “, appunto, del corpo e della mente. Questa è una disciplina adatta a tutte le età (pure alla mia…) è con entusiasmo e determinazione che seguo questi corsi: non vi dico poi che spettacolo stupendo sia stare a guardare il nostro “maestro” mostrarci le varie “asana” (posizioni che servono a rendere il corpo stabile,sano e leggero)...sono perfette!!! Bellissime! Eseguirle, noi allievi poi, è a dir poco… diverso!
A volte mi sento per così dire “un elefante in un negozio di cristallerie “ o forse, se preferite, rigida come un “legnoso manico di scopa” ci provo a fare come il “maestro” ma flessibilità… quasi, zero .
Scherzo!!! Voi, piuttosto… non azzardatevi a dire nulla !!! in fondo il mio peso è di (56 kg) anche se a volte… sono davvero buffa… ma io “tenace”, persevero; anzi …vi sfido, voi che ridete… a fare altrettanto!
Tornando seria, vorrei trasmettervi la serenità che mi infonde seguire questa “disciplina“ che in tutte le sue forme e approcci è in grado di offrire , davvero, qualcosa a tutti.
Qualche decennio fa, qualcuno confondeva lo “yoga” con lo yoghurt, oggi il termine “yoga” è molto più familiare per tutti noi … per fortuna… dico io.
Come vi dicevo, pratico lo “yoga” per la precisione “l’Hatha yoga” e ne sono entusiasta: facciamo lezioni in gruppo, 2 volte a settimana, sia attività fisica sia tecniche di rilassamento. Spesso il nostro insegnante ci parla delle antiche simbologie, dei significati che hanno nella cultura indiana; io sto ad ascoltarlo con la stessa curiosità e meraviglia di una bambina (nonostante i miei sessant’anni) come quando da bambina ascoltavo i racconti di mia nonna, così … a bocca aperta, piena di meraviglia; mi raccontava favole, aneddoti, cose reali forse accadute a lei ed io con la mia fantasia… chissà cosa immaginavo forse addirittura cose… irreali: ecco, quando ascolto i racconti del “maestro” ho le stesse sensazioni… queste cose così misteriose, strane… ma, per me, piene di fascino...
Non seguirlo sarebbe proprio impossibile!!!
Peppy

Riso al limone

350 gr.riso
30gr,di burro
1 cipolla
½ bicchiere di vino bianco
1 l di brodo vegetale
2 limoni (il succo + la buccia grattugiata)
50 gr.di parmigiano grattugiato
Olio
Sale
Pepe
Prezzemolo o erba cipollina
Preparazione
In una casseruola mettere un filo d’olio, una noce di burro e la cipolla tritata, farla imbiondire e versare il riso mescolare e farlo tostare,poi sfumare con il vino e lasciar evaporare.
Versare man mano il brodo caldo e far cucinare per 10 minuti: Prima di ultimare la cottura aggiungere le scorzette di limone grattugiate e regolare di sale e pepe.
Al momento di mantecare aggiungere il succo di limone assaggiando per regolarvi sulla quantità (se occorre mettere tutto il succo )unire burro e parmigiano .A proprio gusto guarnire con del prezzemolo tritato o erba cipollina tagliuzzata.e rondelle di limone.

Bon appetit!

Nota: Se il succo di limone si fa cucinare troppo diventa amaro e perde il suo profumo.
Così è un primo leggero e saporito,ma per renderlo un po’ più robusto aggiungere tre cucchiai di panna, oppure 50 gr. di fontina tagliata a lamelle.

giovedì 17 giugno 2010

Solstizio d'estate...apoteosi della luce

Il sole in questi giorni raggiunge la massima distanza dall’equatore, e “ sosta” quasi sempre in un punto preciso: lo Zenit,sorgendo e tramontando sempre nella stessa posizione, poi invertirà la rotta dirigendosi di nuovo verso l’equatore.
Da sempre, in ogni civiltà, le giornate del solstizio sono festeggiate perché ritenute magiche; esse infatti, sono caratterizzate da simbolismi intrecciati, leggende, atmosfere magiche, piccoli rituali vivi ancora oggi in tutta Europa. Che introducono la stagione estiva.
Finalmente inizia l’estate!!!!
I popoli antichi chiamavano i due solstizi “porte”: Porta degli uomini quello estivo, Porta degli immortali quello invernale.
Molte leggende, riti e tradizioni si narrano intorno alla festa di San Giovanni,(24 giugno) soprattutto culti agresti come: la raccolta delle erbe portafortuna, dei fiori, i riti della rugiada benefica e feconda; i fuochi; le danze intorno ai falò; le ruote di fuoco fatte rotolare giù per i pendii, le streghe che celebravano riti magici.
La notte di San Giovanni era...una notte magica...notte di prodigi...in cui le forze del bene e del male si mostravano ai mortali, notte degli incantesimi...dove tutto era possibile ma anche improbabile.
E voi? Avete qualche leggenda sulla notte di San Giovanni? Qualche episodio magico di cui volete mettermi al corrente ?
Siete delle creature magiche? esperte in pozioni contro il malocchio? (Si è capito no? Appartengo a quella categoria di persone...”non è vero ma...ci credo“). Ditemi, sono tutta orecchie!!! Ma mi raccomando qualcosa...che funzioni!!!
Beh! Tutto qua. Volevo solo condividere con voi queste curiosità ,magari, invitandovi ad aspettare il sorgere del sole, osservare la natura che viene celebrata in tutta la sua abbondanza, sentire...l’energia solare che pervade il mondo. Il tutto intriso dal fascino misterioso di questa notte...
Ah! Non dimentichiamo di esprimere qualche desiderio, chissà...potrebbero pure avverarsi ...
Buon solstizio d’estate a tutti voi!
Peppy

Qualcosa di fresco… Spaghetti estivi

Ingredienti
400 di pasta (spaghetti o rigatoni)
20 pomodorini
240 g.di tonno in scatola
Una manciata di olive verdi
20 foglie di basilico
2 spicchi d’aglio
20 mandorle pelate
Olio q. b.
3-4 cucchiai di parmigiano grattugiato
Sale
Pepe
Preparazione
Frullare insieme: le foglie di basilico, le mandorle,uno spicchio d’aglio, sale, pepe 3-4 cucchiai di olio, 2 cucchiai di parmigiano. Se occorre aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta.
Far saltare in una padella con un filo di olio i pomodorini tagliati a metà e uno spicchio d’aglio, poi aggiungere le olive snocciolate e tagliate a rondelle, il tonno sbriciolato e qualche foglia di basilico; lasciar cucinare per 8-10 minuti.
Cuocere la pasta in abbondante acqua con una presa di sale,scolarla e poi insaporire nella padella con il condimento, aggiungendo il pesto (se occorre diluito con poca acqua calda ) infine una spolverata di parmigiano.
Guarnire con foglioline di basilico ed un filino di olio.
bon appetit!

lunedì 14 giugno 2010

Metti una sera …a cena


Mi diletta raccontare di gastronomia e cucina, ma diciamoloooo... ahimè! oggi non c’è più molto tempo!!! Siamo super impegnati! E infatti quando abbiamo voglia di trascorrere dei momenti piacevoli con gli amici, optiamo di sovente per il ristorante o la pizzeria.
Ma se per caso…veniamo prese dal “raptus” (ovvero impulso improvviso) e decidiamo di organizzare una cena a casa…”no problem” oggi si usa fare senza molta etichetta in maniera più snella ed informale…(fortunatamente!!!). Se hai voglia di organizzare una cena informale anche il “bon ton” come dice Lina Sotis (una delle regine del bon ton ) lo prevede e ci aiuta.
Non bisogna pensare di dover rimpinzare gli ospiti con piatti “luculliani”; sono finiti i tempi dei banchetti medievali, tanto più che ci siamo allontanati dallo stereotipo italiano delle cene dalle mille portate seguite da deambulanti commensali imbottiti di ogni leccornìa !! Basta avere un’idea particolare, trovare qualcosa di diverso, per rendere una cena piacevole e gustosa. Gli antipasti sono fuori moda,perché invece di “aprire lo stomaco” lo…intasano; così pure i primi pesanti e i secondi opulenti: meglio bandirli….non sconvolgiamo gli animi con tutto questo cibo!
Allora,può andar bene un aperitivo stuzzicante da consumare in piedi; un primo con un sugo leggero, ed un’idea particolare : un secondo di formaggi.
La nuova moda, dice il “bon ton”, è mettere a tavola un ricco tagliere di formaggi che rende la cena più sfiziosa ed informale. Sempre che non ci sia qualcuno intollerante al lattosio…o che non mangi formaggio !!! A quel punto si sostituirà con un tagliere di salumi pregiati ,con delle verdure grigliate ,e della frutta fresca.
Occorrono, almeno, sei tipi di formaggi: dai più dolci e delicati ai più piccanti ,accompagnati da miele e confetture,abbinandoci anche diversi tipi di pane e qualche insalata particolare. Bella quest’idea, no? Le cene mono pietanza vanno tanto : e poi basta così poco…..non occorre essere il .”top” dei fornelli, non siete d’accordo? Non si capisce più, se oggi il “bon ton “ abbia senso o no, visto il tipo di società che ci circonda; ma sono sicura che a molti di noi fa sempre piacere interagire con il prossimo con eleganza, naturalezza e buone maniere e quindi avere successo ed è proprio “lui” il “bon ton”che ci dona consigli per aggiungere alla vita quel tocco di classe e “savoir faire” che fanno la differenza.

Ciao, alla prossima!

Peppy

venerdì 11 giugno 2010

Identità Blogger

Era tanto tempo che mi interessavo ad internet, navigando su siti diversi, anche se in maniera spesso maldestra. Mi piaceva conoscere e relazionarmi con la gente, confrontarmi . La scoperta di moltissimi “scrittori” che raccontano varie emozioni; tutto ciò mi ha fatto nascere il desiderio di parlare con la gente. Non avevo ancora avuto l’ardire di proporre i miei pensieri, le mie emozioni; finchè un giorno mi hanno proprio spinto a fare un “BLOG” che adesso conoscete, “le ricette di Peppy” : dove scrivo le ricette che mi piacciono tanto, ma anche i miei pensieri, i miei valori, le curiosità.
Ecco che va germogliando a poco a poco il mio rapporto con voi tutti che leggete, spero sempre con discrezione e sensibilità reciproca. Nasce così la mia avventura di “blogger”. Ci vorrà pazienza e comprensione da parte di tutti voi, spero che questo mio entusiasmo venga assecondato, lasciandomi libera di scrivere ciò che più mi piace nella maniera che mi è più congeniale. Mi auguro di trasmettere così oltre che delle saporite ricette anche qualche emozione, anche perché lo posso fare solo scrivendo con il cuore.

Chiudo con queste parole:

Ogni individuo è meravigliosamente unico.

E ancora:

Sii te stesso sempre e ascolta il tuo cuore e le tue aspirazioni.

Ciao alla prossima!


Peppy

lunedì 7 giugno 2010

Casa in festa !!!

Eccomi di nuovo a voi, per la verità sono molto impegnata in questi giorni … però non potevo non dirvelo …
Notizia ... i ragazzi sono a casa!!! ( ecco perché sono stata un po’ assente!!!)
Torno a parlarvi di Roberto e Valeria, vi ricordate ?
Sono tornati per qualche giorno (erano via da tre mesi). Felicità!!!
È stato bello attenderli, fare preparativi e poi ... ecco, finalmente li rivedo, splendidi come il sole !!! “I miei ragazzi sono qua”.
La casa è in festa, piena di calore, con i fratelli subito si scambiano affettuosità, mille domande … “come state?”, “Come vi trovate ?” “e Chicago com’è?”,”parlate … raccontate …” e iniziano a confabulare: sorrisi.. battute ... è bello poter essere di nuovo riuniti; vederli tutti insieme con la disponibilità e complicità di sempre, e … la mamma ( Peppy ) affaccendata a preparare i loro manicaretti preferiti; guardare i ragazzi allegri, sereni, accarezzare i loro volti con lo sguardo! Io, da sempre, “mamma chioccia” subito dico:”Ragazzi,ditemi, che cosa vi piacerebbe mangiare? Che cosa vi è mancato di più? Che cosa vi preparo di buono?” Lo so, domande un po’ ingenue, però, anche ciò, (se vi ricordate … ve ne avevo già accennato) è un mio modo per continuare a coccolarli.
Si può solo intuire l’amore che una mamma prova! È bellissimo, ma anche normale, vedere la straordinaria sensibilità, la sintonia, la dolcissima ansia, e la premura che si ha verso i propri figli; sono momenti così intensi che invadono il cuore e si fissano nella memoria.
Per noi, (famiglia di Valeria e la nostra famiglia) questo è un momento di gioia.
Non sto a dirvi quante telefonate!!! Familiari... parenti … amici …“Allora, i ragazzi, tutto a posto? Tu … sei felice !! Vorremmo vedere i ragazzi”
Che cosa ci può essere di più bello, che dire …“La leonessa … con i suoi tre cuccioli riuniti”. “Ragazzi non ho parole !!!“ mentre scrivo mi arriva una telefonata: il mio piccolo Sergio ha preso un bel trenta ad un esame universitario. Se solo, voi che leggete, mi poteste vedere …: così fiera ed orgogliosa!!!
Non voglio apparire eccessiva, ma quest’iperbole “leonessa” mi si addice proprio!!!
Aiuto!!! Adesso … chissà quante critiche verranno giù!!! Ma … sì, che ben vengano!!!
Ritornando al discorso di prima, vi dicevo che cercherò di godermi appieno i momenti in cui potrò stare con loro, ma … senza esagerare!!! Penso abbiate capito che mi va di scherzare, perché sono contenta e non so, forse se sarò ripetitiva, ma mi fa piacere raccontarvi del turbinio di sensazioni che in questi giorni invade il mio cuore … felicità ... felicità. Affettuosamente, vengo pure presa in giro per tutto ciò, ma so di essere capita e sono sicura che proprio coloro i quali mi fanno un po’ la “sviolinata” sono felici per me .
Vi lascio per ora … felicità!!! felicità!!!

P S I miei figli sono cresciuti,sono adulti, con le loro responsabilità ma … resteranno sempre “ I miei cuccioli”
Peppy

Ruota di tonno

Ingredienti
1kg di tonno a fette grandi
½ kg di pomodorini
100gr. di pistacchi tritati
1 arancia e 1 limone
Menta,basilico,prezzemolo
Origano,alloro
Cipolla e 3 spicchi d’aglio(facoltativo)
Sale ,pepe, olio d’oliva
1 pugno di mandorle tostate e tritate
50 gr. di mollica di pane grattugiata
2 bicchieri di vino bianco

Preparazione
In una teglia rotonda oliata, sistemare, a coprire il fondo, le foglie di alloro,e le fettine di limone tagliate sottili, sopra adagiarvi le fette di tonno private della pelle .Tritare molto finemente cipolla, aglio e le erbette (menta, basilico, prezzemolo), tagliare i pomodorini a spicchietti.
Adesso sistemare sopra le fette di tonno i pomodorini, un pizzico di sale e pepe; cospargere con le erbette tritate, con cipolla e aglio tritati finissimi, l’ origano, una manciata di pistacchi e mandorle tritati, una spolverata di pangrattato,un filo d'olio.
Ricoprire il tutto, di nuovo, con altre fette di tonno e ripetere tutto il condimento aggiungendo anche, secondo il proprio estro, delle scorzette di arancia e limone tagliate a julienne . Irrorare con il vino e cucinare in forno a calore medio (180°) per 20-25 minuti .
Bon appetit!

martedì 1 giugno 2010

Ognuno ha le proprie …… stelle



Tutti noi abbiamo una persona speciale che ricordiamo in modo particolare. A volte, addirittura, si hanno, per motivi diversi, più persone “speciali” che hanno contribuito ad arricchirci spiritualmente e che sono state e sono molto importanti nella nostra vita, con le quali avremo sempre un legame molto profondo.
Ho appena inserito nel mio blog una breve ma intensa poesia sulla vita (l’ho notata girovagando su Internet ) , “Vivi la vita” che mi ricorda una persona in maniera particolare.
Dicono che per ogni persona “ speciale”, nel cielo, nasce una stella. Non può essere che così!!!
Nel “mio cielo” brillano… per me due stelle bellissime….ma so in fondo al mio cuore che vi è un’altra stella….
Mi hai visto crescere, mi hai sempre voluto bene, il tuo affetto lo dimostravi in tutti i modi.
Nei momenti più importanti della mia vita ci sei stata ! Sempre pronta a tendermi una mano nei miei momenti più bui. Ricordo la dolcezza del tuo sorriso, la tua vitalità, la tua professionalità e serietà nel lavoro, la tua serenità interiore; bastava starti accanto per percepire queste gemme di enorme valore.
Sicuramente ho da sempre l’affetto dei miei cari. Loro sono il “mio punto fermo” la “mia forza”ma ricordo con dolcezza e affetto questa persona per me “speciale”.
Ho sempre saputo di poter contare su di lei; quante conversazioni abbiamo avuto; quanti insegnamenti; sempre pronta ad incoraggiarmi, a sostenermi.
Spesso andavo a trovarla a casa, stavamo a chiacchierare piacevolmente, in effetti parlavamo un po’ di tutto: dei figli, dei vari problemi che c’erano, delle cose belle di cui gioiva con me e per me… parlavamo di cose importanti, ed anche di sciocchezze, ridevamo, ci confrontavamo…
Chiaramente era più grande di me…..ma tanto vicina a me…Mi manca ..tutto questo.
Le sarò sempre grata per l’affetto e la disponibilità che ha avuto nei miei confronti; più che zia e nipote eravamo due amiche….mi capiva!!!
Tutto ciò non credo si possa dimenticare; ho sempre cercato di ricambiare il suo affetto nel miglior dei modi (almeno spero ). Grazie…grazie di tutto!!!

Peppy

P.S.
Inutile dire che con questa zia abbiamo parlato tante volte anche di cucina,oggi ritrovo quel suo sorriso quando rileggo le ricette che ha scritto di suo pugno e mi ha dato durante una delle nostre conversazioni.
Voglio postarvi una di queste ricette …

Farfalle verdi e rosa

Ingredienti
400gr. di pasta (farfalle )
300gr. di zucchine piccole
300gr. di gamberetti (anche surgelati)
50 gr. di burro
200 ml di panna da cucina
1 cipolla
Trito di prezzemolo
Sale q. b.
Pepe q.b.

Preparazione
Lavare le zucchine, asciugarle, spuntarle e senza sbucciarle, tagliare a fettine sottili. Fare appassire nel burro, per qualche minuto, la cipolla tagliata finissima ed il prezzemolo. Prima che la cipolla prenda colore, aggiungere le zucchine, salare e pepare, coprire e far cucinare adagio. Mescolare spesso. Cucinare la pasta ed nel frattempo unire alla zucchine i gamberetti, appena scottati, versare la panna e far restringere un po’ il sugo. Scolare la pasta e versare nel recipiente con il condimento, amalgamare delicatamente per pochi istanti. Sistemarla in un piatto da portata caldo.
Consigli: decorare il piatto con rondelle di zucchine e alcuni gamberetti, spolverizzare con prezzemolo tritato.
Memorandum: mettere da parte rondelle di zucchine e gamberetti per la decorazione.
Bon appetit!

venerdì 28 maggio 2010

Da un vecchia canzone . . . . . . .

È primavera svegliatevi bambine . . . . Vi ricordate questo motivetto ? Sicuramente voi giovani no, ma noi . . . della seconda giovinezza si. . . é un incitamento al rifiorire di tutto. . . ! ! !
Un luogo dove, ciclicamente, ogni anno, avviene questo, “ il rifiorire “ è il mio piccolo angolo di pace, la mia finestra sul mondo: il mio balcone. Finalmente, con l’arrivo della bella stagione mi posso dedicare a ciò che più mi rilassa: il giardinaggio.
Curo al meglio quelle che io chiamo “le mie creature “ : piante grandi, piccole, stagionali, tutte mi dicono qualcosa. . . .esse sono l’espressione del mio gusto e della mia creatività. Ho cercato di creare un posto tranquillo e lussureggiante anche se piccolo, mi piace pensare che esse abbiano quasi un effetto avvolgente.
Nel mio balcone mi ritaglio momenti sereni, di pace e benessere. In compagnia delle . . . “mie creature “ trascorro piacevolmente momenti che mi rilassano. . .leggo. . . mi riposo . . . oppure mi prendo cura di esse.
La mia giornata ha inizio molto presto, non esagero ma a volte mi capita di vedere, il sorgere del sole, non sto qui a descrivervi quanto sia meraviglioso; dicevo che inizio la mia giornata sempre con lo stesso rituale:
preparo il caffè e con esso mi reco al balcone, nella mia poltroncina preferita, assaporo il mio caffè con calma fra le mie piante. In questa stagione, sono davvero un tripudio di colori: il rosso delle rose, il bianco del gelsomino, il glicine delle lantane, il rosa del geranio, i mille colori delle petunie ed il profumo di tutti quanti i fiori; è meraviglioso stare lì ad osservarli tutti, questi colori meravigliosi che si mescolano con l’azzurro del cielo e il blu del mare. Sì, perché da casa mia si gode un ottimo panorama, riesco a scorgere la linea d’orizzonte, dove mare e cielo si fondono ! ogni momento è buono per dare un’occhiata e …. rilassarmi accarezzata dai profumi che vi ho appena descritti.
Sembrerà futile, ma la vita è fatta anche di queste piccole cose. A me piace non farne a meno. Guai a chi me le tocca ! ! !
Peppy
 
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